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Il viaggio partirà dalla Sagrada Familia, cattedrale progettata da Antonio Gaudì e ancora in costruzione. L’opera massima dell’architetto, assurta a simbolo della città nel mondo, sarà completata indicativamente nel 2016, a ben 144 anni di distanza dall’inizio dei lavori.
Il conduttore salirà sui ponteggi grazie a una deroga esclusiva: normalmente infatti, possono accedervi solo gli operai che stanno costruendo la basilica. Da lì dunque, a 80 metri da terra, Giacobbo ricorderà la figura di Gaudì, il grande sogno che non ha mai visto realizzato.
In anteprima per Voyager inoltre, facendo ricorsa a un modello tridimensionale animato, verrà mostrato l’aspetto della Sagrada Familia una volta giunta a compimento.
{module Google richiamo interno} Altro argomento nel corso di questa prima puntata saranno la misteriosa scomparsa della “Grande sinagoga” di Barcellona, ricomparsa dopo sei secoli esattamente nello stesso posto in cui si trovava prima. Si parlerà poi di una malattia della mente che impedisce a chi ne è colpito di riconoscere i volti di amici e familiari; come si scoprirà nel corso della trasmissione, la malattia in esame presenta un legame con Pablo Picasso.
La narrazione di Voyager verterà anche sulla storia, esplorando il legame di sangue che ha unito Spagna e Italia negli anni della dittatura franchista. Ci si sposta poi di qualche anno in avanti: secondo alcune teorie, il primo vero 11 settembre non riguarda New York e l’attentato alle Torri Gemelle, ma proprio la città di Barcellona.
Sempre nella città della Catalogna, il conduttore ha intervistato un padre dominicano esorcista, a cui è stato chiesto se il male esiste davvero. E infine, nel corso del programma ci si occuperà di due geni del Massachussetts Institute of Technology che hanno inventato una macchina molto particolare, tanto che nel comunicato stampa diffuso viene definita come “assolutamente inutile”. Quale sia il significato di una simile descrizione, lo scopriremo lunedì 8 giugno.
La 27esima stagione di Voyager conferma così il solito impianto a metà tra divulgazione scientifica e paranormale, cavalcando quegli elementi che hanno contraddistinto il programma negli anni. Tornano quindi le immagini spettacolari delle città, ma anche le teorie complottiste, il mistero, improbabili fenomeni che la scienza non riesce a spiegare. E siamo sicuri che, anche stavolta, i sotterranei non mancheranno.