Il racconto di Zanardi evidenzierà soprattutto le capacità di uomo che, con forza e determinazione, ha vinto tante sfide nel corso della sua carriera ed è divenuto un modello per generazioni di alpinisti e sognatori.
La serata propone interviste esclusive alle persone che lo hanno conosciuto. Non manca la testimonianza della compagna Rossana Podestà, che si aggiunge a quelle del giornalista Michele Serra, delll’alpinista Reinhold Messner e degli scalatori che con lui hanno condiviso la passione per la montagna. Vengono ripercorse le imprese più eclatanti di un uomo che amava sfidare l’impossibile, spinto dalla volontà di mettersi alla prova e di migliorarsi.
Zanardi presenterà filmati inediti attraverso i quali verrà raccontata la storia di questo grande sportivo fin da quando indispettì i francesi arrivando per primo in cima al Monte Bianco, una vetta che nessuno prima di allora aveva osato scalare. Successivamente ebbe il coraggio di lanciarsi nel vuoto mantenuto solo da una corda di fortuna. Si ricorderà anche quando, sul Monte Bianco, una terribile tormenta si portò via quattro amici di cordata mentre due furono tratti in salvo proprio da Bonatti.
Ma il nome di Walter Bonatti è universalmente conosciuto per un’altra vicenda tanto epica quanto dolorosa: la conquista italiana del K2, che per più di cinquant’anni è stata al centro di discussioni e polemiche. Solo recentemente è stato ridato a Bonatti il ruolo fondamentale avuto nella storica spedizione capitanata da Ardito Desio che portò sulla seconda vetta più alta del mondo Achille Compagnoni e Lino Lacedelli . Questi ultimi non esitarono ad accusare il giovane Bonatti che, nel 1954 aveva solo 24 anni, di aver sottratto loro l’ossigeno per arrivare prima in cima. Una versione infondata come dimostrarono i processi e la confessione dello stesso Lacedelli prima di morire.
All’impresa della conquista del K2 Rai1 ha dedicato anche una miniserie, dal titolo K2, la montagna degli italiani, andata in onda lo scorso marzo. Nel ruolo di Walter Bonatti c’era Marco Bocci, in una pausa dalle riprese di Squdra antimafia.
Infine: Alex Zanardi, lui stesso amante delle sfide, ricorderà ai telespettatori che la vita di Bonatti regala le stesse emozioni di un romanzo d’avventura in cui l’eroismo si confronta con l’invidia, il successo con la tragedia, la vita con la morte. Una storia, la sua, che è importante non dimenticare, perché Bonatti è uno degli ultimi eroi del nostro tempo, anche se lui si considerava solo un “figlio del Po che da bambino sognava le terre lontane di Jack London ed Ernest Hemingway”.