{module Banner sotto articoli}
La prima telecamera è posizionata nel punto zero, là dove tutto è cominciato con il Big Bang, 13 miliardi e 720 milioni di anni fa. Le altre telecamere punteranno l’attenzione sugli eventi successivi. Questa formula permetterà al programma di essere di sempilce comprensione.
Angela spiegherà che le stelle e il Sole non brillano, è il nostro cervello a vederli così. Spiega come, nei primi istanti, l’Universo si è espanso a una velocità superiore a quella della luce. Scopriremo che, nella Terra primordiale i giorni duravano 6 ore e la Luna era vicinissima. che oltre il 90% dell’Universo è invisibile. E che esiste un’energia nascosta che ancora non conosciamo.
{module Google richiamo interno} In studio ci saranno anche molti reperti originali (meteoriti, fossili, modelli, strumenti d’epoca) ed esperimenti dimostrativi.
Nella prima puntata, dal titolo “13 miliardi di anni: in viaggio nell’Universo”, in onda stasera, si parlerà del Big Bang e di tutto quello che di unico e di speciale è accaduto: la nascita dello spazio-tempo e della gravità, l’apparizione della materia e dell’antimateria. Che sia, successivamente accaduto dell’antimateria, ancora non è chiaro agli scienziati. Si pensa che, in questa fase turbolenta, materia e antimateria, incontrandosi, si annichilirono, trasformandosi in energia pura. Però, ritengono gli studiosi, non si può escludere vi sia ancora dell’antimateria in giro nell’Universo; e che magari esistano antistelle e antigalassie.
Insieme a Piero Angela, ottimo divulgatore, come sempre, c’è il Professor Bignami, Presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, con il compito di spiegare queste fasi iniziali dell’evoluzione cosmica e tutte quelle che, successivamente, hanno portato alla formazione di stelle, galassie e di buchi neri. Secondo gli astrofisici, l’Universo attualmente è ancora pieno di buchi neri, alcuni di proporzioni gigantesche.
Ma il programma mostrerà anche come l’enorme quantità di materiale vagante, asteroidi, comete, polveri, rocce, abbia portato alla costruzione della Terra e degli altri pianeti in orbita intorno al Sole.
In quel periodo la superficie terrestre era un ribollire di magma e gas, completamente inadatta alla vita. Si vedrà quali traumi la Terra ha attraversato prima di rendere l’ambiente adatto alla nascita delle prime forme viventi.
Qui l’edizione dello scorso anno.