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Gianluca Dettori, Fabio Cannavale, Mariarita Costanza, Giampietro Vigorelli e Carlo Bonetti attendono i concorrenti nel loft, dove analizzeranno le proposte ricevute.
La prima è la Shuttle Bike, una normale due ruote che si trasforma in bicicletta acquatica: la richiesta è di 250mila euro per il 40% della proprietà. In pratica, alle ruote si applica un canotto; al momento però, il prezzo supera i 1000 euro.
Gli squali trovano i due coniugi insicuri, terrorizzati dall’idea di dover cedere la bicicletta che hanno inventato a qualcuno. L’unico a dar loro fiducia è Cannavale, che offre i 250mila euro in cambio del 45%, concludendo così l’affare.
La seconda innovazione consente di ricaricare lo smartphone quando si è ad esempio in aeroporto: cassettine in cui lasciare il telefono che si aprono e si chiudono riconoscendo l’impronta digitale. Ma non è stata prevista la funzione basilare: spesso chi ricarica vuole anche usare il dispositivo, magari perché lo utilizza per lavorare. Cannavale trova che, tutto sommato, si sia semplicemente applicato il design a qualcosa che già esiste.
Si prosegue con un prototipo che genera ilarità diffusa: un carrellino robotico che risolve il problema di trasportare ooggetti quando si hanno le mani occupate. Il carrellino si attacca dietro la schiena della persona, ed è stato pensato per chi fa la spesa. Vigorelli non usa mezzi termini: “Ragazzi, davvero pensate che qualcuno si porti dietro questo coso orrendo?”; Dettori trova l’idea stupida. Damiano e Marco, i due ragazzi che lo hanno inventato, sostengono che pensavano di venderlo agli esercizi commerciali, e Dettori osserva che spesso i negozi fanno fatica persino a pagare gli stipendi.
Si chiamano tutti fuori dall’impresa, invitando Damiano e Marco a pensare a qualcosa di più accattivante, dato che comunque hanno le competenze tecniche.
Tocca poi a Marco Papalia con Keybee, un’applicazione che ottimizza la tastiera degli smartphone per scrivere in maniera più veloce. Vigorelli si interroga su quanto possa funzionare, dato che non c’è problema a scrivere con due mani; Dettori invece intravede delle possibilità. Dettori è d’accordo sui 100mila euro, ma chiede il 30%; Cannavale 140mila euro per il 25%, mentre la Costanza 140mila ma per il 20%. Il ragazzo dice di scegliere ad istinto, optando per la donna del gruppo.
Dopo la pubblciità si rientra con due allevatori di lumache che hanno l’azienda più grande d’Italia. Dai molluschi vengono prodotto non solo il caviale, ma anche creme per il viso. L’aiuto finanziario chiesto verrebbe utilizzato in marketing, ma purtroppo nessuno degli squali è attratto da questo business.
Eliana Saldi propone Pinktrotters, un portale dove le ragazze possono trovare attività da condividere con altre donne quando viaggiano da sole. Incredibilmente, mentre Mariarita Costanza sostiene di non credere nei social femminili, Vigorelli si mostra economicamente interessato. Si tratta della prima volta per lui che, insieme a Cannavale, offre 150mila euro per il 30%. Eliana lancia la controproposta, dichiarandosi disposta a cedere il 20% della società: l’accordo sfuma.
Pelty invece, è un dispositivo che, posizionato sopra una candela e collegato in bluetooth, fa partire la musica dal proprio telefono. Per il suo creatore, si tratta di un prodotto per l’acquirente non razionale: per 80mila euro, Bonetti chiede il 35% anziché il 10%. Naturlamente, essendo questo un complemento d’arredo, non si può ignorare l’interesse del leader delal Foppapedretti: l’affare vierne chiuso.
Chiedendo 300mila euro per il 10% della società, nel loft entrano i tre creatori di Gnammo. Si parla di “social eating network“: dato che la gente cerca spesso compagnia più che cibo, qui si offrono esperienza nelle case registrate al portale. Per la Costanza è “una grande cavolata”, mentre Cannavale e Dettori si uniscono in cordata chiedendo il 30%. Davanti alla controproposta, si tirano entrambi fuori.
Per le macchine distributrici di acqua e succhi di frutta da installare in condomini e palestre, Cannavale e Vigorelli chiedono il 40% della quota societaria, ma offrendo 50mila euro in più rispetto alla richiesta iniziale: Rossano e Diego chiudono con 250mila euro per il 40%.
Gli ambiti continuano ad essere i più vari: dalle serata con il dj proiettato in ologramma all’Ortocubo, una tecnica di coltivazione innovativa. Sistemati appunto in un cubo, i vegetali crescono senza terra, ma lasciando libere le radici: le piante si nutrono di un’umidità di sostanze nutritive. Basta collegare la presa alla corrente, e le piante crescono da sole.
I due ragazzi che portano nel programma questa tecnica detta aeroponica, tornano a casa con ben tre soci: Dettori, Cannavale e Vigorelli. Conclude l’affare anmche l’uomo che presenta un compattatore di rifiuti, nonostante il meccanismo non sia molto chiaro: Cannavale però gli chide ben il 70% dell’azienda.
Nel frattempo segnaliamo che tra i commenti del nostro sito sono arrivate due richieste per contattare alcuni imprenditori: una per la birra senza glutine presentata giovedì scorso, e una per il carrellino della puntata ora in corso.
Ma torniamo agli imprenditori che si susseguono nel loft. Non trova consensi la Gogo boat, la barca ad energia solare il cui mercato viene ritenuto troppo di nicchia. Non va meglio ai tre inventori di TacFish, mentodo che secondo loro rivoluzionerà la pesca: anziché attendere ore che il pesce abbocchi, loro posizionano piombini.
Whazzo è un’applicazione per trovare gli eventi della serata: attraverso le convenzioni con locali, cinema e teatri, segnala le varie possibilità tra cui scegliere. Cannavale e Vigorelli offrono 200mila euro per il 20%, il doppio sia della cifra richiesta che della proprietà offerta. proprio con Whazzo si chiude Shark Tank.