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Los Angeles, 1967. Emma Karn è una normalissima adolescente nella fase di ribellione. Una sera esce di nascosto dai suoi genitori, va a una festa insieme al suo ragazzo e, apparentemente per caso, conosce un ragazzo di nome Charlie e ne è subito affascinata. Charlie è molto diverso dalle altre persone che Emma ha incontrato fino a quel momento: vive con la sua “Famiglia” in una casa dove non ci sono regole e le parole d’ordine sono amore e libertà, dove tutto viene condiviso e ci si prende cura gli uni degli altri. Charlie, che di cognome fa Manson, è il carismatico leader di questa comune in cui Emma si sente finalmente amata e considerata per quella che è. Le sue prime impressioni sono però ben lontane dalla realtà e scoprirà a sue spese di essere stata scelta per un motivo preciso, rendendosi pian piano conto della pericolosità di quel luogo e dei suoi abitanti.
Aquarius non è solo la storia di una ragazzina confusa e ribelle, Aquarius è la storia di Charles Manson (Gethin Anthony, Game of Thrones) e dell’America in pre-sessantotto, con la lotta al razzismo e la Guerra del Vietnam. Il vero protagonista di questa serie è Sam Hodiak (David Duchovny, The X-Files e Californication), sergente di polizia con qualche problema a rispettare le regole, che dovrà salvare Emma (Emma Dumont, Bunheads) e si troverà a indagare anche su casi paralleli alla fuga della giovane. Ad aiutarlo nelle indagini su Manson c’è il giovane e idealista Brian Shafe (Grey Damon, The Secret Circle e Star Crossed), poliziotto sotto copertura disposto a tutto pur di compiere il suo dovere, e Charmain Tully (Claire Holt, The Vampire Diaries e The Originals), nuova agente che è disposta a tutto pur di dimostrare di avere le carte in regola per essere considerata un agente di polizia come tutti gli altri.
Personaggi comprimari sono i genitori di Emma: il padre Ken (Brían F. O’Byrne, FlashForward e Mildred Pierce), importante avvocato con parecchi scheletri nell’armadio, e la madre Grace (Michaela McManus, One Tree Hill e Law & Order: Special Victims Unit), ex fidanzata di Hodiak che ha direttamente chiesto il suo aiuto nel caso della figlia. Bunchy Cartes (Gaius Charles, Friday Night Lights e Grey’s Anatomy), fondatore delle Pantere Nere (storica organizzazione rivoluzionaria afroamericana, NdR) della California del Sud, e Roy Kovic (David Meunier, Revolution e Justified), l’uomo di fiducia di Manson, oltre alle ragazze della Famiglia che ruotano intorno a Charlie seguendo i suoi dettami.
Nonostante ogni puntata si apra con il cartello “Anche se ispirato a fatti realmente accaduti, personaggi, luoghi e situazioni sono inventati”, Aquarius è la versione romanzata della storia di Manson e degli avvenimenti storici dell’epoca. Siamo abituati ad avvisi di questo tipo e qui più che mai sembra che questo sia uno stratagemma per tutelarsi da possibili critiche e avere la possibilità di scegliere liberamente come portare avanti la storia. Dichiarare l’ispirazione è il miglior modo per potersi svincolare da obblighi narrativi imposti dalla realtà storica.
Seppur vittima forse inconsapevole di qualche stereotipo Aquarius è una serie ben realizzata: scenografie e costumi riescono a dare quella giusta nota di realismo che rende le scene convincenti e la fotografia ne esalta e sottolinea i giusti aspetti. Gli attori appaiono tutti ben scelti per i loro ruoli e bisogna dedicare una nota di merito per i protagonisti Duchovny e Damon, che sembrano avere la giusta alchimia capace di far crescere molto i loro personaggi, e Anthony, che riesce nel non facile compito di interpretare una figura non semplice dandogli la giusta caratterizzazione schizzoide e al allo stesso tempo a tratti seducente. Gli episodi sono godibili e non risentono di troppi momenti di lentezza, garantendo una giusta percentuale di trama orizzontale (le vicende relative a Manson) e di trama verticale (indagini su casi diversi ogni puntata), portando avanti entrambe con i giusti ritmi.
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Le prime due puntate di Aquarius hanno ottenuto buoni risultati d’ascolto e questa serie-evento, definita così dalla stessa rete televisiva, segna un punto di svolta nella messa in onda dei prodotti seriali delle reti broadcast. La NBC ha infatti rilasciato tutti e 13 gli episodi che compongono la stagione sul proprio sito e sull’app il 29 maggio, ovvero il giorno dopo la messa in onda delle prime due puntate. Con questa inaspettata mossa sono stati dati gratuitamente a disposizione di tutti gli episodi non ancora trasmessi per quattro settimane, rendendoli quindi liberamente fruibili senza dover sottostare alla programmazione settimanale per un periodo di tempo sì limitato, ma assolutamente sufficiente alla visione dell’intera stagione.
In molti ci stiamo chiedendo il motivo che ha spinto la NBC ad agire così e tra le varie possibili risposte c’è sicuramente il tentativo di voler copiare il modello Netflix. Se dovessero ottenere i risultati da loro sperati potrebbe in futuro essere possibile l’acquisto delle serie sulle loro piattaforme informatiche, così la rete potrebbe avere un doppio introito spartito tra i guadagni derivanti dalla vendita online e dalle inserzioni pubblicitarie presenti nella regolare messa in onda settimanale.
Se questa scelta sia stata vincente o meno lo sapremo in futuro, ma di certo era solo questione di tempo prima che qualche canale broadcast tentasse questa via. Agire così con Aquarius è stata probabilmente una buona idea e riconoscerà alla serie il successo di pubblico che avrebbe ottenuto se fosse stata programmata in inverno. Destinare Aquarius al palinsesto estivo è una scelta azzardata, posizionare questa serie in uno slot invernale avrebbe dato alla rete la possibilità di arricchire e variegare la propria programmazione, rendendola una delle trasmissioni di punta.
Per il momento non si hanno informazioni certe sul futuro della serie anche se si sa che è stata pensata per durare sei stagioni. Mentre aspettate che ne venga ufficializzato il rinnovo o la cancellazione correte a guardarvi Aquarius, non ne rimarrete delusi.