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Definito “il cuoco pop”, la sua carriera prende avvio nel 2003 con un ristorante in provincia di Milano, un trampolino di lancio che Oldani sfrutta al meglio. La sua carriera è una corsa senza fine, dopo aver attirato l’attenzione dei grandi critici con il ristorante arrivano i libri, i progetti di design, il cuoco viene chiamato ad Harvard e alla HEC per tenere alcune lezioni, vincitore di stelle Michelin, le più grandi università al mondo non vogliono perdere l’occasione di ospitarlo ed averlo come insegnante, fino all’ultimo riconoscimento: la nomina ad Ambasciatore di EXPO 2015.
La narrazione del format è veloce e frenetica mentre si segue la giornata dello chef, ma anche intima quando Oldani si abbandona alle riflessioni e ai pensieri. Gli ingredienti principali sono la passione e la ricerca continua, il lavoro di squadra, e l’accoglienza all’ospite, basata sulla convinzione che il bello debba essere anche funzionale. Così Oldani, uno tra gli chef più poliedrici e creativi al mondo, non perde mai di vista la tradizione, il suo slogan è infatti “Il buono alla portata di tutti”.
{module Google richiamo interno} Una vita di incontri e di viaggi, di fatica e di riconoscimenti, la passione per la bici, l’amore per la famiglia, un’esistenza dalle mille facce che la tv di Feltrinelli cercherà di raccontare osservando le 24 ore tipo dell’imprenditore cha ha creato format come “Foo’d” e “Cucina Pop”, del designer che ha dato vita al bicchiere H2D’O e alla celebre posata Passepartout, e dello chef del ristorante stellato D’O.
Una vera e propria full immersion, che finisce nella cucina popolare di uno dei suoi massimi sostenitori che spiega: “La mia cucina Pop è nata dal desiderio di amalgamare l’essenziale con il ben fatto, il buono con l’accessibile, l’innovazione con la tradizione. Sono convinto che la grande cucina italiana sia grande, oltre che per varietà e gusto, anche per la possibilità che offre di essere costantemente reinterpretata”.
Un percorso raccontato anche nel suo ultimo libro “Pop Food”, edito da Feltrinelli, grazie al quale gli appassionati potranno scoprire ed esplorare l’essenza della cucina di Oldani, alla base di tutto la sua filosofia pop, che lo accompagna nella vita e nel lavoro.
Ma non finisce qui il viaggio in quattro tappe alla scoperta di tutti i volti della cultura gastronomica italiana. Per il ciclo RED – Read Eat Dream, nei mercoledì successivi continuano le puntate in compagnia di altri 3 chef, alla scoperta delle loro interpretazioni del gusto. Incontreremo la cucina anarchica del gastrofilosofo militante, Don Pasta (mercoledì 17 giugno); Faremo un salto nella cucina contadina di Peppe Zullo (mercoledì 24 giugno); finiremo con i piatti futuristici di Davide Scabin (mercoledì 1 luglio).