All’unisono le tv sono state in fibrillazione; si è parlato e discusso, molto spesso a vuoto, durante la giornata. Sono state fatte ipotesi su ipotesi, sviscerate tesi, opinioni, ipotizzati scenari, prospettive, possibili cambiamenti. Enrico Mentana non sapeva più cosa inventarsi per tenere desta l’attenzione del suo pubblico. La sentenza, attesa per le 17, è però arrivata con circa tre ore di ritardo e in questo lasso di tempo, tutti gli argomenti immaginabili sono stati esauriti. Spesso l’imbarazzo era tangibile e gli stessi cronisti che erano in collegamento esterno, cercavano di riempire i vuoti con argomentazioni varie, mettendo in evidenza il vero e proprio bivacco a cui sono stati costretti i giornalisti e gli inviati di 66 testate nazionali e internazionali che stanziavano fuori dal Palazzo di Giustizia sotto la calura di questi giorni. Un aspetto collaterale della lunga giornata televisiva, che si è conclusa con un affollamento di trasmissioni. Bruno Vespa, al posto di Piero Angela e di Superquark, ha fatto il punto, alla sua maniera, sulla lunga attesa della sentenza, l’ha commentata e fatta commentare dai suoi ospiti, giornalisti e osservatori, ma è riuscito ad avere un solo politico in studio Pierferdinando Casini. Non mancavano i politici, invece, a Tg4 speciale processo e a In onda che hanno fortemente personalizzato le discussioni dai rispettivi punti di vista politici.
In particolare, Tg4 Speciale processo, ha mandato in onda, verso le 22, le prime dichiarazioni dell’ex Premier Silvio Berlusconi sulla sua condanna, messaggio che è stato ripreso da Porta a porta, solo sfalsato di qualche minuto e che poi ha fatto il giro di tutte le altre tv. Ma al di là di ogni altra considerazione, a colpire, in questa giornata particolare, è soprattutto l’incredibile velocità con cui notiziari, Tg, trasmissioni varie, hanno cancellato qualsiasi altra notizia, dimenticando tutto, persino la recentissima tragedia del bus di Avellino che sembrava un evento remoto. E’ stata azzerata qualsiasi altra informazione e qualsiasi altro evento accaduto in Italia. Abbiamo assistito soltanto ad una serie infinita di collegamenti, iniziati già nella tarda mattinata con Enrico Mentana che, come al solito, ha frantumato il palinsesto de La7, trasformando la rete in un canale “all news”
Un altro dato curioso, da segnalare è stata l’incertezza di alcuni giornalisti e conduttori dinanzi alla prima lettura della sentenza: non tutti sembravano aver capito il senso vero delle parole pronunciate. La sensazione ha interessato soprattutto Mentana che è sembrato fermarsi un attimo per riflettere su quanto stava per dire.
Infine, da sottolineare la grandissima partecipazione di Twitter all’evento che è stato commentato con l’hashtag #SentenzaMediaset. Il popolo del social network ha preso di mira anche Mentana, sottolineandone, ironicamente, lo stakanovismo. Peccato che il direttore del TgLa7 non possa più leggere le osservazioni scritte su di lui, essendo andato via da Twitter.