Ecco le sinossi:
Quasi per gioco è il titolo della prima puntata.
Nei linguaggi contemporanei, soprattutto a partire dalla stagione delle “Avanguardie”, il gioco può rivelarsi come elemento di sviluppo di nuovi spazi di creatività, soprattutto quando l’arte vuole rimettere in discussione le regole costituite e porsi come voce critica. Il gioco recita un suo ruolo nell’arte anche attraverso l’uso di tecniche di gioco infantile che determinano un superamento dell’arte come pura esecuzione accademica: Il dripping di Pollock, il frottage di Ernst, il bricolage di Duchamp. Il doppio di Boetti.
Ospiti: Daniel Buren – Sisley Xhafa
{module Google ads}
Erratici percorsi: la seconda puntata
La puntata affronterà il tema del viaggio, delle mobilità come elemento essenziale della globalizzazione, che stimola l’atteggiamento positivamente nomade dell’artista. Capace di viaggiare anche da fermo.
Ospiti: Lara Favaretto – Maya Bajevic
Sconfinamenti
Esplorando diversi ambiti: cinema, musica, teatro, architettura ed altre discipline, sarà evidenziata l’influenza che l’arte ha avuto e continua ad avere suoi diversi linguaggi contemporanei.
Ospiti: William Kentridge – Antonio Marras
Nuove geografie
L’ibridazione culturale non è un fenomeno nuovo, ma il suo impatto è crescente nella contemporaneità. Viviamo in un mondo meticcio, dove le dimensioni locali s’intrecciano con la dimensione globale. I confini vengono aggirati, gli individui aspirano a muoversi liberamente e si mescolano fra di loro, in un intreccio di lingue, etnie, idee, usi e costumi differenti con inevitabili conseguenze anche in ambito artistico.
Ospiti: Mircea Cantor – Shilpa Gupta
Il territorio magico
Un sentimento di ricerca spirituale è presente da sempre nell’arte. In quella contemporanea l’opera e il pensiero di Wassily Kandinsky con la pubblicazione nel 1910 del volume “Lo spirituale nell’arte”, pone questi temi al centro del dibattito, nel presentimento di un’epoca e un’arte nuova. In seguito altri artisti con intenzioni, procedimenti e finalità diverse hanno evocato altre dimensioni più rivolte al recupero dell’immateriale.
Ospiti: Anish Kapoor – Hiroshi Sugimoto
{module Google ads}
I Nutrimenti dell’arte
La puntata affronterà il tema delle creatività legate al cibo e all’alimentazione. Dopo essere apparsi come motivi iconografici in dipinti a tema sacro, come le Ultime cene, gli alimenti assumono il ruolo di protagonisti di ricerche formali nelle “nature morte”, per poi diventare tema di pittura, e simboli di nuove socialità, con i Dejeuner sur l’erbe degli Impressionisti. Futurismo, Dadaismo e Surrealismo hanno poi messo in scena gli oggetti della vita quotidiana, cibo compreso, aprendo la via alla Pop Art e alle sperimentazioni contemporanee che si aprono ad un’idea di arte condivisa.
Ospiti: Rikrit Tiravanija – Gianfranco Barucchello
Arte e natura
L’arte è stata sempre rappresentazione della natura. Da Leonardo in avanti nasce un genere che si diffonde in tutta Europa. La Natura è un riferimento costante anche nella elaborazione delle nuove forme dell’arte. Con l’ impressionismo l’artista esce dall’atelier, dal suo studio e va incontro a un rapporto diretto con la natura. Fino a diventare soggetto che l’artista contemporaneo tratta ed elabora per segnalarci anche l’importanza di una dimensione ecologica del vivere dove spesso la tecnologia, l’artificio tende ad azzerare le metamorfosi, i passaggi, la vitalità della natura stessa.
Ospiti: Wolfang Laib – Hidetoshi Nagasawa
Selfie
Il tema del sé attraversa tutta la storia dell’arte. La dimensione personale dell’artista e la sua affermazione d’identità attraverso l’opera. Dagli autoritratti che ricalcano i percorsi di vite accidentate come in Shiele, Kirchner, Frida Khalo a indagini sulla propria immagine da Bacon a Warhol sino a modalità meno esplicite di auto rappresentazione attraverso l’immaginario intimo dell’artista.
Ospiti: Tracey Emin Vanessa Beecroft