“Profondo nero” è un programma che punta la propria attenzione su delitti che hanno già un colpevole. I casi affrontati da Lucarelli sono già chiusi e gli assassini sono stati condannati. E’ una delle poche trasmissioni in cui si può dire con certezza chi sono i colpevoli e per quale motivo hanno agito.
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Intanto, come abbiamo già sottolineato, tutti gli assassini sono italiani e sono dei serial killer. Per questo, Carlo Lucarelli ribadisce che racconta i serial killer perché rappresentano l’incubo delle società, soprattutto di quelle più evolute come la nostra.
La nuova produzione originale della piattaforma satellitarew è basata su fatti di cronaca italiana del passato che hanno catturato l’interesse dell’opinione pubblica e dei mass-media. In una puntata Lucarelli si occupa di quello che è stato definito il Landru italiano, o meglio il Landru del Tevere, l’uomo che nell’Italia del fascismo ha fatto a pezzi sette giovani donne.
In un’altra puntata si focalizza l’attenzione su Milena Quaglino, la donna che uccise nella provincia lombarda tre uomini con le proprie mani. Ma forse il caso più sconvolgente del quale si occuperà “Profondo nero” è la vicenda di Maurizio Minghella, il serial killer che assassinava solo per il gusto di uccidere.
Tutte queste storie vengono approfondite da Lucarelli in atmosfere noir che si addentrano nei meandri più oscuri della mente criminale. Ma Lucarelli non sarà certamente uno psicologo o uno psichiatra. Lui farà il suo lavoro di narratore di un genere che gli è congeniale, cercando di spiegare le circostanze del delitto e le motivazioni per il quale è avvenuto. A cercare di scavare nella mente umana ci saranno in ogni puntata esperti che forniranno una spiegazione sulla base degli atti dei processi.
Altro aspetto interessante del programma è l’analisi patologica degli assassini. I sei casi di cui si occupa Lucarelli sono l’incarnazione delle paure della società.
Singolare è anche la location in cui si svolge la trasmissione: Carlo Lucarelli sarà nella dismessa centrale termoelettrica di Montalto di Castro, nel Lazio. Un luogo che ha scelto personalmente prima ancora che nascesse l’idea del programma e che trasmette molto bene le atmosfere noir in cui esso si svolge.
Carlo Lucarelli non è nuovo a programmi di questo tipo. Ne ricordiamo soprattutto la presenza come conduttore e narratore nel programma di Rai 3 “Blu notte“, che per anni è stato nel palinsesto della rete. Successivamente lo scrittore si è spostato sulla tv satellitare. Lo scorso anno, su Sky Arte, ha presentato “Muse inquietanti”, nel quale analizzava sotto un’ottica particolare una serie di dipinti dei principali pittori italiani e internazionali. Precedentemente il conduttore ha raccontato gli “Eroi normali”, persone comune che sono protagoniste di eventi per i quali hanno ottenuto una certa visibilità.