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Si comincia con “Contact -Thomas Hoepker e Muhammad Alì”, la serie incentrata sulle fotografie più celebri di tutti i tempi. In questa puntata, si racconterà la storia di una delle immagini simbolo del XX secolo, quella scattata con la sua Leica dal reporter tedesco Thomas Hoepker al campione di pesi massimi Muhammad Ali mentre guarda dritto in camera e sferra uno dei suoi potenti diretti destri. Il pugno si ferma a pochi millimetri dalla lente e, immortalato dalla pellicola, va oltre il gesto sportivo diventando in breve tempo il simbolo della protesta contro una società americana ancora fortemente razzista: un grido di libertà che trasforma ben presto Ali in un campione anche in difesa dei diritti umani.
Poi sarà la volta di “Mike Tyson – Tutta la verità”, il docu-film HBO firmato da Spike Lee dove l’ex campione dei pesi massimi racconta se stesso, la sua vita, i suoi amori, i suoi guai giudiziari in un one man show a metà tra confessione e ricostruzione storica. Un documentario crudo, sincero e potente in cui la figura di Tyson si rivela in tutta la sua fierezza.
A seguire, va in onda “Muhammad Alì’s greatest fight”, il film targato HBO e diretto da Stephen Frears che racconta la battaglia di Cassius Clay quando, dopo aver cambiato legalmente il suo nome in Muhammad Ali come segno di rinascita e di adesione all’Islam, rifiutò di partecipare come soldato alla guerra in Vietnam e fu arrestato, perdendo anche il titolo di campione di pesi massimi appena conquistato.
Frears mostra così come Alì non fu solo uno splendido pugile, ma anche un uomo la cui lotta in difesa dei diritti civili lo ha eletto a emblema di un’epoca attraversata da venti di cambiamento destinati a fare la storia.
Infine, Sky Arte HD propone una puntata di “Destini Incrociati Hotel – Mai al tappeto”, tratta dalla trasmissione di Giacomo Zito su Radio 24, attraverso cui il pubblico potrà scoprire l’incrocio tra i destini di Sylvester Stallone e il pugile Chuck Wepner, nonché la vera storia del film vincitore di due premi Oscar “Rocky”. Il 24 marzo del 1975 Chuck Wepner affrontò Muhammad Ali per il mondiale dei pesi massimi. Ali aveva appena sconfitto Foreman ed era entrato nel mito. Wepner invece aveva affrontato pugili importanti ed era stato regolarmente battuto ma era conosciuto col nome di “Bayonne Bleeder”, il sanguinolento di Bayonne, e la sua faccia era una mappa disegnata dalle cicatrici. Il match fu di una ferocia inaudita: dopo esser riuscito a mettere al tappeto Ali, Wepner subì la reazione del campione incassando pugni per quindici round senza mai finire ko. Sylvester Stallone, attore alla ricerca di un soggetto importante che aveva assistito allo scontro, andò poi da Wepner con la sceneggiatura di un film ispirato alla sua vicenda e gli diede 70.000 dollari in tasca: “Rocky” fu un successo mondiale.
Qui un’altra interessante produzione di Sky Arte HD.