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Molti i casi di cui sono protagoniste persone che hanno dovuto lottare contro incidenti e tragedie causate da incuria e calamità naturali.
Vediamo le vicende narrate questa settimana:
Nel primo episodio siamo a Caserta dove vive Raffaele Santoro, un poliziotto-eroe, che ha salvato la vita ad una piccola neonata abbandonata dalla madre in un sacchetto di plastica vicino i cassonetti della spazzatura. Raffaele, dopo essere stato chiamato dagli operatori ecologici, arriva sul posto dell’abbandono e gli basta uno sguardo per capire che quella bambina deve arrivare quanto prima in ospedale. Davanti a quella fragile vita non può perdere tempo, non può aspettare l’ambulanza. Il poliziotto rivive, in quelle ore drammatiche, la sua vicenda personale: la morte del suo bambino di soli 10 anni a causa di un tumore. Proprio in memoria del suo piccolo chiama la bambina Emanuela, il nome che il figlio avrebbe voluto per un fratellino. Per la prima volta in televisione in esclusiva ale telecamere di “Alive” Raffaele racconta questo drammatico evento.
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La seconda storia punta i riflettori sul tragico incendio avvenuto sulla nave Portovenere nel 2005 che ha causato la morte di sei persone. I due protagonisti della vicenda, ambientata a Genova sono Mario, un lupo di mare capitano della marina e Paolo, il medico di bordo. La notte tra l’1 e il 2 ottobre su quella nave c’erano 220 persone: operai, ingegneri, marinai, tutti lavoravano per il collaudo della nave Sman. Alle prime luci dell’alba del 2 ottobre proprio su quella nave, si incroceranno i destini di Mario e Paolo. La mattina del 2 ottobre Mario, insospettito da una nuvola di fumo, scende in sala macchine ma non fa in tempo a capire cosa stia succedendo che viene assalito dall’anidride carbonica e in pochi secondi perde i sensi , con lui altri 8 membri dell’equipaggio. Paolo, medico d’emergenza, riuscirà a salvargli la vita.
Tra le altre storie raccontate da Alive- la forza della vita, quella di Mauro Prosperi, appassionato di maratona, sopravvissuto 10 giorni nel deserto del Sahara ed infine il faccia a faccia con Angela, nome di fantasia, che dopo 16 anni di violenze e abusi è riuscita a denunciare suo marito.
Qui la nostra intervista a Giusy Versace.