Continuano ancora gli appuntamenti in replica del programma condotto da Carlo Lucarelli e scritto dallo stesso Lucarelli con Giuliana Catamo, Paola De Martiis, Sandro Patrignanelli con la consulenza di Francesco La Licata e Vincenzo Vasile e la regia di Alessandro Patrignanelli
Sono trascorsi 19 anni dalla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. In tutti questi anni si snon avvicendati ricerche di ogni genere per giugere alla verità. Dopo lunghe e controverse indagini, processi e una Commissione parlamentare di inchiesta, intorno all’agguato di Mogadiscio del marzo 1994 dove i due giornalisti furono uccisi, sono molti i dubbi e gli interrogativi ch sono ancora aperti: dalla dinamica dell’aggressione, passando alla condanna a 26 anni del cittadino somalo venuto in Italia per testimoniare, fino alla scomparsa di alcune cassette con l’ultima intervista realizzata da Ilaria e Miran in Somalia. I due giornalisti del Tg3 della Rai, probabilmente dovevano aver scoperto qualcosa di inquietante. Forse si trattava di traffici internazionali di rifiuti tossici oppure di traffico ndi armi, nascosti dietro la cooperazione internazionale nei paesi in via di sviluppo. Un mistero ancora irrisolto, ma anche una vicenda profondamente umana dove spiccano la figura e la dignità dei genitori di Ilaria Alpi.
Ilaria Alpi fu uccisa mentre si trovava dua Modagiscio, per seguire il conflitto somalo. Probabilmente per puro caso scoprì questi traffici illegali in cui forse erano coinvolti anche alcune istituzioni e probabilmente, persino l’esercito.
Lucarelli ricorderà come, nel novembre precedente era stato ucciso, sempre in Somalia ed in circostanze altrettanto misteriose,Vincenzo Li Causi, sottufficiale del SISMI che era stato informatore della stessa Alpi sul traffico illecito di scorie tossiche nel paese africano.
Si riparlerà anche della perizia della polizia scientifica che ricostruì la dinamica dell’azione criminale, stabilendo che i colpi sparati dagli assassini erano proprio indirizzati alle vittime, poiché l’autista e la guardia del corpo rimasero illesi.
Partendo dalla constatazione che i due giornalisti avevano scoperto questo traffico internazionale di veleni, rifiuti tossici e radioattivi prodotti nei Paesi industrializzati e nascosti in alcuni paesi dell’Africa, in cambio di tangenti e armi scambiate coi gruppi politici locali, il racconto si dipana in diciannove anni in maniera precisa e documentata. E non mancano le tante testimoinianze a suffraggio di questa tesi. La commissione , però,non ha approfondito la possibilità che l’omicidio possa essere stato commesso per le informazioni di cui la Alpi era venuta in posssesso.