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Come abbiamo visto negli appuntamenti precedenti, il filo conduttore del programma è rappresentato dai vizi capitali, analizzati uno alla volta nel corso delle settimane. Dopo lussuria, gola e ira, grande protagonista questa sera è l’invidia, vizio subdolo e inconfessabile, l’unico a non destare alcun piacere in chi lo pratica.
La puntata si apre come al solito con la sigla cantata da Paolo Poli ‘Vieni pesciolino mio diletto’, che assieme a quella finale ‘W la Biga’ rappresenta una delle caratteristiche del priogramma composto di otto puntate.
La puntata si apre come al solito con la sigla cantata da Paolo Poli ‘Vieni pesciolino mio diletto’, che assieme a quella finale ‘W la Biga’ rappresenta una delle caratteristiche del priogramma composto di otto puntate.
L’introduzione all’invidia è affidata a Flavio Insinna che leggerà un sonetto di Trilussa. Seguiranno, poi, alcune brevi divagazioni di Paolo Villaggio che, con la sua consueta auto ironia, non fa mistero di essere sempre stato “vittima” consapevole di invidia…
Pino Strabioli chiederà a Massimo Recalcati, psicanalista e scrittore, come viene vissuta l’invidia oggi. E sarà interessante scoprire molti aspetti di un vizio che spesso ci tocca da vicino.
Pino Strabioli chiederà a Massimo Recalcati, psicanalista e scrittore, come viene vissuta l’invidia oggi. E sarà interessante scoprire molti aspetti di un vizio che spesso ci tocca da vicino.
Fulcro di ogni puntata, è Paolo Poli che affronta, alla sua maniera, il tema della puntata. Il racconto scorre attraverso digressioni biografiche, poesie di Aldo Palazzeschi, riflessioni personali, incursioni nella pittura, nella letteratura, nel cinema e nel teatro. Poli rievoca incontri importanti e stasera ci parlerà di Federico Fellini.
Infine, come sempre, ecco la lettura di una novella del Decameron, “Calandrino pregno”, che Poli eseguirà accompagnato al pianoforte dal maestro Andrea Farri.
Infine, come sempre, ecco la lettura di una novella del Decameron, “Calandrino pregno”, che Poli eseguirà accompagnato al pianoforte dal maestro Andrea Farri.
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Per chi non la ricordasse, ecco un breve riassunto. Calandrino eredita da una zia una modesta somma di denaro con la quale vuole comprare un piccolo podere, ma gli amici Bruno e Buffalmacco, vogliono convincerlo a spenderli in divertimenti.
Al rifiuto di Calandrino i due si mettono d’accordo con un terzo compare per combinare uno scherzo a Calandrino e portargli via un po’ di soldi. Il giorno seguente i tre incontrano Calandrino separatamente e gli dicono che sembra malato, lui si spaventa e si mette a letto, poi manda un campione di urina ad un amico medico. Il medico, corrotto da Bruno e Buffalmacco, fa credere a Calandrino di essere rimasto “incinto” e che la medicina che serva per toglierlo dai pasticci è molto costosa.
Calandrino paga subito il medico che gli manda un semplice decotto e poi va a spassarsela con gli amici con i soldi dello stesso Calandrino, che si sente subito meglio.
Qui la recensione del programma.