Dunque tv generalista e digitale unite nel celebrare il grande regista che ha inciso in maniera determinante sulla cinematografia made in Italy. Naturalmente tutti i Tg nazionali e non, stanno mandando in onda già da qualche giorno, servizi di auguri per Moretti che ha recentemente dichiarato di stare lavorando al suo nuovo film dal titolo “Margherita”.
Ecce Bombo, con la regia di Nanni Moretti ha nel cast, oltre lo stesso Nanni Moretti, Luisa Rossi, Glauco Mauri, Fabio Traversa, Paolo Zaccagnini. E’ l’occasione per rivedere il secondo lungometraggio (dopo il super8 di “Io sono un autarchico”) del regista e attore originario di Brunico. “Ecce bombo”, presentato in concorso al Festival di Cannes, fece conoscere definitivamente al pubblico Nanni Moretti, ottenendo anche un notevole successo sia di pubblico che di critica.
Vi ricordiamo la trama del film: Michele è nevrotico, scontroso, assolutista. Ha una fidanzata, Silvia, che lavora nel mondo del cinema, e tre amici: Goffredo, svogliato studente universitario, Mirko, angosciato dal futuro della società e Vito, pigro impiegato. Il gruppo di amici vive a Roma, facendo cose e vedendo gente, parafrasando un’ormai frase cult del film, alla ricerca di una posizione all’interno del mondo che li faccia sentire adeguati e quanto meno sereni.
Diversa la scelta di Iris in occasione del 60° compleanno dell’icona italiana del cinema d’autore. Chi ha già visto magari più volte Ecce Bombo, può rivedere il cult del 1984 “Bianca”.
«Se il protagonista è esagitato ed eccessivo, i problemi che la sua storia tocca sono reali e in fondo di tutti» (cit. “Capolavori Italiani 3”, L’Unità). Spiega così, Moretti, il senso della sua quarta opera e della sua intera poetica: impiegare la macchina da presa come lente di ingrandimento della realtà, declinandone i cliché con ironia e sarcasmo.
Fragile, ingabbiato nelle proprie ossessioni, incapace di vivere e amare, maniacale nell’osservare le vite degli altri: è il protagonista Michele Apicella, alter-ego dell’attore-regista “apparso” fin dal suo primo lungometraggio (“Io sono un autarchico”, 1976). Con Moretti/Apicella, Laura Morante nei panni di Bianca, la collega insegnante dai capelli corvini di cui il personaggio si innamora, ma che preferisce lasciare per non ‘abituarsi’ alla felicità.
Tra le sequenze memorabili di “Bianca”: Michele/Nanni che, nel cuore della notte, mangia Nutella da un enorme barattolo; il rimprovero al malcapitato di turno per non aver mai mangiato la Sacher Torte; il ‘concione’ finale di Apicella al commissariato.