“Se dovessi racchiudere tutto in un titolo direi che è ‘il racconto di una crisi spaventosa’. Questo – spiega il giornalista – è quello che ci sta succedendo, perché non c’è altro modo per descrivere le migliaia di chiusure, fallimenti, aziende chiuse, l’aumentare esponenziale di tutti gli indici di cassa integrazione e disoccupazione. Ecco quello che ci sta succedendo e che ci fa paura. Le conseguenze sono evidenti, prima fra tutte il crollo di parti importanti del sistema industriale del nostro Paese”. “Sono molti – continua -gli economisti italiani ed europei che sono convinti che se si va avanti così l’Italia e gli altri Paesi in sofferenza del Sud Europa, Grecia, Spagna, Portogallo e adesso anche la Francia, rischiano di avvitarsi in una spirale recessiva che ridurrà ancora di più la ricchezza di questi Paesi.
Qual è la ricetta allora? Come uscirne? Continuando con l’austerity o allentando i vincoli che l’Europa ci impone? A chi dobbiamo credere? Noi di Presadiretta – dichiara – abbiamo deciso di credere ai nostri occhi e alle nostre orecchie”, affrontando diversi temi scottanti puntata per puntata. Si comincia il 2 settembre con Ricchi e poveri. La crisi infatti è anche un moltiplicatore di ingiustizia; lo sapevate che mentre aumentano i poveri, i ricchi diventano sempre più ricchi? Quanto più ricchi? E chi sono? E come spendono quello che hanno, come vivono? Non tutti piangono dentro il mare della crisi, chi ha i soldi oggi fa buoni affari. E chi sono i nuovi poveri in Italia ?
Il 9 settembre andrà in onda invece Europa a pezzi. Si allarga il numero dei Paesi in difficoltà, l’ultima new entry è la Francia, dove cresce, come del resto in Grecia e Portogallo, l’ondata anti euro, anti Europa, anti Germania. Ma l’Europa è ancora unita o il solco tra benessere e povertà che la divide sta minando in profondità le ragioni stesse dell’Unione? E hanno ragione quelli che chiedono un’uscita dal Patto di Stabilità e non hanno paura neanche di uscire dall’Euro?
Il 16 settembre presenteremo Lavori in corso, una puntata tutta dedicata al “cantiere Italia”: strade, porti, ferrovie, quanti nuovi posti di lavoro potremmo far nascere se solo si mettesse mano alla modernizzazione delle nostre infrastrutture! Infine, il 23 settembre, l’ultima puntata della prima serie, dal titolo Soldi sporchi. Sì, perché la grande criminalità organizzata, oggi che le banche hanno chiuso i rubinetti, ha infinite possibilità di reinvestire i proventi della droga nell’economia boccheggiante delle regioni del Nord.
QUATTRO PUNTATE, UNA DOMANDA CHE FA DA FIL ROUGE : ce la farà il governo Letta ad essere all’altezza dei problemi che abbiamo davanti? La maggioranza delle larghe intese sarà capace di far ripartire il motore Italia? La risposta nelle inchieste targate “Presadiretta”. “Quello che ho visto – racconta Iacona -, le storie che ho raccontato mi hanno fortemente impressionato, non immaginavo che la crisi avesse colpito così in profondità un tessuto industriale che era il nostro fiore all’occhiello solo dieci anni fa e che persino i giapponesi venivano a studiare. Ho raccolto voci e testimonianze di imprenditori che nonostante tutto cercano di tenere aperta la saracinesca delle loro aziende, ma che chiedono disperatamente al governo di fare le politiche per lo sviluppo, di ridurre le tasse sul lavoro, di semplificare la burocrazia, in una parola, di salvare le imprese e il lavoro. E di farlo in fretta, subito. Ecco, il fattore tempo! Quello che non viene mai considerato a sufficienza: mentre a Roma si discute, infatti, Sagunto viene espugnata”.
LA MISSION DEL LUNEDÌ DI RAI3 È INCHIESTA – “Presadiretta” torna in onda, questa volta di lunedì, in prima serata e in diretta. Per la nuova stagione televisiva, infatti, Rai3 ha deciso, il lunedì, di “vestirsi di inchiesta”: comincia Iacona e poi, a seguire, toccherà a Report di Milena Gabanelli, in quell’alternanza che c’è sempre stata negli ultimi anni e che si conferma anche per la stagione 2013/2014. Rai3 dunque prosegue nel suo investimento nel reportage, unica rete generalista capace di produrre e programmare più di trenta prime serate tutte di inchiesta, da settembre fino a giugno. Presadiretta tornerà nuovamente in onda a gennaio, dopo Report, con altre tredici inchieste.