Da Lilli Gruber a Giovanni Floris, da Massimo Giletti a Corrado Formigli. Il canale scelto per l’attualità è Retequattro, che avrà un palinsesto di prima serata tutto dedicato all’approfondimento. Cronaca, politica, arte, misteri e scienza. In access time, in piena concorrenza con Lilli Gruber, ci sarà la nuova striscia quotidiana di Barbara Palombelli.
I talk in prima serata saranno due. Uno affidato a Nicola Porro, che farà anche Matrix in seconda serata su Canale 5 (il conduttore è stato convinto a restare a Mediaset proprio dopo l’ok alla prima serata). L’altro condotto da Gerardo Greco, che va a dirigere anche il Tg4. Porro si occuperà principalmente di temi politici, mentre Greco svarierà un po’ di più tra l’attualità e i temi più importanti di giornata.
Al momento non sembrano ci siano programmi per Paolo Del Debbio e Mario Giordano, ritenuti dai responsabili dell’informazione, troppo sensibili nei loro programmi ai temi populisti. Mentre la linea editoriale che deve prevalere è quella moderata.
Un altro appuntamento molto atteso – probabile nella prima serata del lunedì – è il nuovo programma di Roberto Giacobbo, l’ex Rai e Voyager. Ovviamente sarà una trasmissione nella quale il conduttore divulgherà con capacità narrativa i segreti e i misteri della scienza e dell’arte.
Confermato l’appuntamento di Quarto Grado al venerdì con Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero in conduzione. Il programma continuerà a occuparsi dei delitti e dei casi di cronaca irrisolti, i cui sviluppi investigativi tengono con il fiato sospeso l’opinione pubblica.
Un altro programma che rivedremo è la Strada dei Miracoli, Anche se probabilmente non a inizio stagione ma qualche mese dopo la partenza autunnale.
A pochi giorni dai palinsesti, tuttavia, Retequattro è ancora un cantiere aperto. Non è facile infatti incastrare tutti i mattoncini. Di sicuro i vertici aziendali e della rete sono convinti che la rete sarà molto competitiva. Ci sarà grande spazio per l’autoprodotto. Una svolta di qualità anche per i film che non saranno di magazzino ma verranno scelti i migliori.
Per il momento si pensa poco all’intrattenimento, anche perché il budget è quello che è, e questo tipo di trasmissioni costano sicuramente più dei talk e poi, ne è l’esempio Raidue, troppo spesso si fa fatica a conquistare ascolti, anche con prodotti validi e costosi.