È finita zero a zero sul presidente da indicare affinché si presenti al cospetto della commissione Vigilanza e ottenga i due terzi dei voti per essere eletto. E in pratica siamo ancora con il motore che va avanti d’inerzia con Foa nelle vesti di consigliere anziano. In verità la consigliera del Pd, Rita Borioni, ha tentato da dare lo scossone proponendo il consigliere espressione dei voti dei dipendenti Rai, Riccardo Laganà, come presidente ma al voto si è trovata unica favorevole. Il candidato si è astenuto, mentre gli altri cinque hanno inesorabilmente bocciato la proposta. Il tema sarà pertanto all’ordine del giorno anche nella prossima riunione del Consiglio.
Del resto la lettera del presidente della Vigilanza Rai, Alberto Barachini, che ha preceduto la seduta lancia messaggi chiari. Esige “che da parte del Consiglio di amministrazione vi sia un esercizio delle proprie funzioni finalizzato all’esclusivo compimento degli atti di ordinaria amministrazione, strettamente necessari per la funzionalità dell’Azienda, dei quali la Commissione chiede di essere tempestivamente e preventivamente informata”. Inoltre è chiaro anche il passaggio in cui si chiede ai consiglieri di astenersi dal procedere alle nomine dei direttori di rete, di canale e di testata.
Nella stessa lettera Barachini sollecita l’adozione della nuova delibera di nomina del Presidente: “Questa rientra nelle competenze del Consiglio di Amministrazione e costituisce il presupposto indispensabile per superare l’anomalia della attuale situazione. La Commissione che presiedo – sottolinea Barachini – potrà essere immediatamente convocata per procedere, anche durante l’aggiornamento dei lavori parlamentari, all’espressione del parere prescritto”.
Certo l’errore fondamentale di Forza Italia è stato quello di non avere un consigliere in quota al partito. Si è lasciato spazio a Fratelli d’Italia. E ora se ci sarà da votare un nuovo presidente tra i magnifici 7 del cda non resta che puntare su Gianpaolo Rossi, ex presidente di RaiNet (nonché ex fidanzato della forzista Deborah Bergamini).
Ma qualcosa di concreto è stato fatto nella seduta del Cda. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato all’unanimità dei presenti – hanno lasciato l’aula al momento del voto i consiglieri Borioni e Laganà – l’acquisizione del pacchetto di immagini per tre stagioni del campionato di calcio di serie A, al via il prossimo 18 agosto, e il rinnovo del contratto per la produzione della fiction Un posto al sole, in onda su Rai3 dal 1996.
Sul versante diritti serie A di calcio, il contratto consentirà di mantenere e rafforzare la programmazione di trasmissioni storiche come 90° Minuto, Quelli che…, Domenica Sportiva e Tutto il calcio minuto per minuto. L’approvazione del contratto di produzione di “Un posto al sole” consentirà alla Rai di assicurarsi la prosecuzione della fiction storica di Rai3 che viene interamente realizzata all’interno del Centro di produzione Rai di Napoli.