Lory Del Santo vive un dramma enorme. Qualsiasi discorso su quanto stia realmente soffrendo è inutile e del tutto inopportuno. Dare un giudizio definitivo sulla scelta di partecipare è una responsabilità che non vogliamo assumerci per rispetto al suo dolore.
Ciò che possiamo discutere, invece, è il modo in cui è stata gestita la vicenda. Non solo dalla diretta interessata, ma anche da Mediaset e dal team del Grande Fratello Vip 3.
In un’intervista a Verissimo del 22 settembre, l’attrice e showgirl veneta ha raccontato che suo figlio Loren, diciannovenne, si è suicidato ad agosto. Era affetto da anedonìa – un problema psichico che porta all’incapacità di provare piacere – e la sua morte pare sia legata a questo disturbo.
È il secondo figlio di Lory Del Santo morto giovanissimo e in circostanze tragiche. L’altro – Conor, avuto con il chitarrista Eric Clapton – era precipitato a 4 anni da un grattacielo di New York, nel 1991.
Lory Del Santo aveva sospeso la sua partecipazione al Grande Fratello Vip 3; poi, è tornata sulla decisione, a pochi giorni dall’inizio del reality show. Dice che il Grande Fratello potrebbe aiutarla a superare il momento di straziante angoscia.
L’intervista a Verissimo è stata seguita da altre dichiarazioni, con cui la Del Santo ha raccontato il suo dramma e ribadito la convinzione che diventare concorrente della trasmissione le farà bene.
Mediaset si è presa qualche giorno per valutare l’“opportunità” del nuovo ingresso. Nel frattempo, però, ha ospitato l’intervista a Verissimo a due giorni del debutto del Grande Fratello; ha lanciato segnali neanche troppo criptici, durante la prima puntata, sul “possibile ingresso di un altro concorrente”; ha utilizzato questa settimana di incertezza per amplificare la suspense.
Le scelte fatte e le tempistiche hanno finito per creare ancora più attesa intorno alla partecipazione di Lory Del Santo. Il risultato è che il confine con la spettacolarizzazione di un dolore così drammatico, intimo e delicato, è diventato labile.
A Mediaset va riconosciuta l’attenuante della determinazione espressa dalla diretta interessata. La Del Santo ne ha voluto parlare in tante occasioni; si è mostrata sempre convinta della scelta e del benessere che potrà trarne.
Tuttavia, due domande sorgono spontanee: è stato fatto tutto il possibile per evitare un eccesso di spettacolarizzazione della tragedia da cui anche un programma come il Grande Fratello Vip 3 dovrebbe stare alla larga? La settimana di attesa è servita a rendere più “opportuna” la partecipazione di Lory Del Santo, oppure ha fatto solo aumentare l’attenzione?
Perché parola “reality” può trarre in inganno. Può alludere ad un legame stretto con la realtà, con quella che viene chiamata “la vita vera”. Ma il Grande Fratello Vip, come tutti i reality, è pur sempre uno show e un gioco. Ci sono ruoli da interpretare, strategie, lotte per la visibilità, sfide per garantirsi benefici alla carriera. Insomma, è un programma che deve conquistare ascolti forieri di introiti pubblicitari.
Per ora, quello che sappiamo è che un dolore come quello di Lory Del Santo è diventato l’argomento centrale nella settimana di lancio del Grande Fratello Vip 3. Il rischio è che, senza i dovuti riguardi, venga fagocitato dal meccanismo di uno spettacolo che non è pensato per garantire certi riguardi. Oppure che diventi uno dei tanti fattori di un gioco dove si sta per superare anche il rispetto per la morte.