Il “Bianchina”, ripetuto costantemente, a mo’ di tormentone, da Corona, che la padrona di casa di Carta Bianca accoglie con un sorriso ma che, probabilmente, le reca un po’ di fastidio, fa parte del rapporto quasi cameratesco tra la giornalista e lo scrittore che ha regalato, indubbiamente, un tratto distintivo al programma del martedì sera di Rai 3.
In un periodo televisivo poco fertile per quanto concerne la satira politica, il “siparietto”, tra il serio e il faceto, di Bianca Berlinguer e Mauro Corona, può essere definito quasi come una “copertina satirica”, appunto, di Carta Bianca, alla stregua delle vecchie copertine firmate da Maurizio Crozza, realizzate dal comico genovese per Ballarò e DiMartedì.
Ovviamente, non stiamo parlando di comicità: Mauro Corona e il suo modo di esporre le proprie idee possono scatenare qualche risata ma la sostanza delle opinioni dell’alpinista sono vere e proprie prese di posizione che lo scrittore esterna anche con vigore, varcando i limiti della polemica.
La sua battaglia a favore del ripristino del corpo forestale, ad esempio, è già nota.
Nella puntata di questa sera, ad esempio, Corona ha espresso la propria opinione sull’Europa, manifestando con orgoglio la superiorità dell’Italia: “Stanno bleffando e ci vogliono mettere paura. Se l’Italia venisse guidata bene, ce li metteremmo sotto i piedi? Ma cosa ha la Germania più di noi!”.
Il fervore di Mauro Corona ha anche provocato, in un caso, una discussione accesa con Bianca Berlinguer che, ovviamente, non si è creata alcun problema nel rispondere a tono allo scrittore 68enne. Il tutto, però, si è risolto a tarallucci e vino (e l’alcol, ovviamente, non lo citiamo a caso…) perché questa collaborazione, nata un po’ per caso, è fruttuosa sia per il programma di Rai 3 che per lo stesso Corona.
Il rapporto tra Corona e Berlinguer, televisivamente parlando, è unico perché è sempre in bilico tra amore e odio, autentico o simulato: “Io sono qui ad intervistarla, non devo dirle come la penso io… Poi se continua a chiamarmi Bianchina…”.
Perché abbiamo accostato gli interventi di Mauro Corona alle copertine satiriche?
A Bianca Berlinguer piace stuzzicare lo scrittore, come nella puntata di questa sera, durante la quale la giornalista, in occasione dell’intervista a Matteo Salvini, l’ha ironicamente redarguito circa un suo presunto timore nell’affrontare a muso duro i politici: “Tanto poi a qualunque politico dice che gli piace…”.
La Berlinguer, senza mai esagerare e fedele al proprio stile, provoca elegantemente Corona (nella puntata odierna, ad esempio, una domanda ha riguardato la crescita della natalità nei comuni montani). Lo scrittore, a seconda dell’ispirazione, accoglie la provocazione o la ignora.
In questo bel clima dove regna la libertà di parola, inoltre, gli scivoloni, poi, diventano quasi inevitabili.
Il caso più eclatante ha riguardato la dichiarazioni favorevoli sul consumo simultaneo di alcol e psicofarmaci che hanno fatto sobbalzare dalla sedia Michele Anzaldi, deputato del PD e segretario della Commissione di Vigilanza Rai.
Anche negli anni passati, Mauro Corona ha regalato diverse “perle” di questo tipo: ospitarlo è un rischio ma la padrona di casa sa perfettamente che anche la libertà di parola ha degli inevitabili paletti.
Il segreto per rendere un tormentone televisivo piacevole, poi, risiede sempre lì: mai esagerare.