In particolare si affrontava il discorso sull’archiviazione delle accuse di violenza sessuale che erano state mosse al regista Fausto Brizzi.
Francesca Fialdini ospitava in studio due personaggi completamente diversi tra di loro che avrebbero dovuto offrire la propria opinione su quanto accaduto.
Il pubblico conosce l’esuberanza, anche verbale di Massimo Ferrero, che lo ha reso un personaggio molto singolare e conteso anche da molti programmi. Dall’altra parte invece Barbara Alberti, una signora più sobria ed elegante, non ce l’ha fatta a reggere la prorompente dialettica di Massimo Ferrero e soprattutto le sue espressioni troppo colorite e volgari che hanno punteggiato il suo discorso.
Nonostante Ferrero e la Alberti fossero concordi nell’esprimere la propria opinione, il “viperetta” (soprannome con cui è conosciuto in ambito calcistico) non ha esitato a condire le sue espressioni con la parola c***o.
Siamo in un programma nazionalpopolare che va in onda in fascia protetta e il pubblico che si trova dinanzi al teleschermo è composto anche da minori.
A questo punto ci si sarebbe aspettati dalla conduttrice Francesca Fialdini un richiamo ad una maggiore sobrietà linguistica. Invece la padrona di casa ha taciuto e glissato facendo finta di non capire quello che invece tutti gli italiani, sintonizzati su La Vita in diretta in quel momento, avevano ampiamente compreso.
La legge che regola l’uso delle parolacce in tv non è uguale per tutti. A Ferrero si è consentito quanto ad un’altra persona forse non sarebbe stato permesso.
Questo fatto è accaduto a meno di 24 ore da una lamentela fatta da Alda D’Eusanio all’interno del programma #CR4 – La Repubblica delle donne. La conduttrice, ospite fissa del programma di Rete 4, ha lamentato di essere stata più volte censurata dalla Rai per esercizi espressa con termini non proprio oxfordiani. Gli stessi termini e invece vengono consentiti puntualmente e settimanalmente a Luciana Littizzetto all’interno di Che tempo che fa. Insomma due pesi e due misure.
Le testuali parole con cui Alda D’Eusanio si è rivolta a Luciana Littizzetto sono le seguenti: «se dico io qualcosa vengo licenziata, se lo dice Luciana Littizzetto viene pagata».
In effetti gli interventi domenicali di Luciana Littizzetto a Che tempo che fa, nello spazio che conclude la prima parte del talk show, non possono certo considerarsi di eleganza oxfordiana. Termini abbastanza coloriti e pesanti vengono utilizzati con un linguaggio osè non adatto alla fascia oraria del prime time televisivo.
Massimo Ferrero ha cavalcato il trend di Rai 1 che concede libertà di linguaggio colorito solo a determinati personaggi che considera intoccabili.