Se infatti l’Auditel dovesse segnare un ulteriore abbassamento degli ascolti per lunedì 3 febbraio, bisognerà ripensare totalmente al progetto di Adriano Celentano. Un progetto che è stato in cantiere per anni e non è riuscito neanche ad avere un filo conduttore tra le due parti in cui è divisa la serata di Canale 5.
La prima infatti, dal titolo Aspettando Adrian, è dedicata ad una sorta di spettacolo a più voci. Come abbiamo visto vi intervengono Nino Frassica nel ruolo di un frate, e il suo assistente Francesco Scali vestito anche lui da religioso.
Dopo tre puntate, che hanno ripercorso il medesimo schema, risulta abbastanza complicato pensare che si possa continuare ad affidare a Frassica e ad un gruppo di comici di contorno sia pur bravi, le sorti di un progetto costato milioni di euro. Infatti le cifre che circolano sul dispendio economico di Adrian – la serie parlano di 20 milioni di euro. Se si pensa che la mastodontica organizzazione della 69esima edizione del Festival di Sanremo è costata 17 milioni di euro, si ha la dimensione di quanto possa pesare sulle casse di Cologno Monzese un flop di tali dimensioni.
Inoltre alla vigilia della messa in onda della terza puntata, Milo Manara il disegnatore, ha preso le distanze dal prodotto dichiarando che il suo intervento si è limitato soltanto alla fase iniziale del progetto.
Tutto questo aumenta ancora di più le preoccupazioni di Canale 5. Adesso si deve cercare di salvare il salvabile soprattutto in termini pubblicitari. Gli sponsor e gli inserzionisti infatti non hanno gradito di aver investito i propri milioni in un prodotto che alla fine si è fermato all’11,8% di share.
Intanto sulla graphic novel animata non si può intervenire. Andrebbe rivista la prima parte spettacolare che ha come palcoscenico il Teatro Camploy di Verona. Non a caso dunque alla vigilia della messa in onda personaggi come Michelle Hunziker, Teo Teocoli ed Ambra Angiolini avevano dichiarato il proprio forfait. E lo scorso lunedì “ci si è dovuti accontentare” di Ilenia Pastorelli, una ex gieffina che ha cercato di rendere credibile un monologo sulla violenza sulle donne.
Si dovrebbe ristrutturare completamente la parte iniziale affidandola alla gestione di Adriano Celentano che non può più permettersi il lusso di apparire e scomparire. Già nella terza puntata è stato più presente sul palcoscenico ed ha interpretato due motivi del suo infinito repertorio. Ma non è bastato.