E’ vero, infatti che la tv pubblica ne esalta le potenzialità mettendolo al timone anche di format vecchi e senza storia che nelle sue mani si trasformano in successi, ma è anche vero che gli nega la conduzione del festival di Sanremo. Il conduttore che ha dato nuovo vigore al preserale L’eredità e ha portato al successo Tale e quale show, programma basato sui sosia di certo non nuovo, consegna anche a Rai1 grandi risultati con gli speciali della notte di San Silvestro dal titolo “L’anno che verrà”. L’ultima edizione ha fatto incassare alla rete 6.375.000 spettatori e il 20,8 % di share, costringendo il programma concorrente, Capodanno 5 condotto da Barbara D’Urso a arrestarsi al 16%.
Dunque Carlo Conti è un padrone di casa per tutte le stagioni televisive. Salvo per quella sanremese. Lui non lo dice apertamente, ma più volte ha sottolineato di essere pronto a salire sul palcoscenico dell’Ariston, appena l’azienda ritiene sia giunto il momento. Sarebbe stato quest’anno il momento giusto se con un colpo di scena, mesi fa, non fosse stato affidato il compito di preparare e condurre la kermesse sanremese a Fabio Fazio e Luciana Littizzetto. Dunque l’aopuntamento slitta ancora
Dallo scorso settembre, quando la stagione tv autunnale è iniziata, Conti è onnipresente su Rai1 come salvatore dei palinsesti della rete. Oltre L’eredità il cui percorso è inarrestabile e dopo la seconda edizione di Tale e quale show, adesso si prepara a tornare, ancora al sabato sera di Rai1, con il suo programma storico I migliori anni. Attraversa l’autunno, l’inverno e la primavera, si ferma solo in estate.
Carlo Conti si avvia a diventare il nuovo Pippo Baudo della tv generalista. Con lui sul palcoscenico non c’è volgarità e trash: è il rappresentante del vecchio varietà rivisitato alla luce di moderne mode televisive con l’inserimento di nuovi personaggi. Una ricetta vincente, gradita soprattutto al pubblico più anziano della tv generalista.
Infine: il conduttore è oramai divenuto uno dei volti di punta della tv pubblica, un vero e proprio aziendalista, sarebbe impossibile anche immaginare un suo passaggio a Mediaset. Proprio in virtù di queste considerazioni, Conti appare una sorta di conduttore dimezzato. Fino al giorno in cui la Rai non si deciderà a dargli la grande occasione: la conduzione del festival di Sanremo.