Ad aprire le danze sono stati gli Street Clerks (gruppi) con “Nice (Nietzsche) che dice” di Zucchero. Si è trattato della loro prima esibizione senza l’accompagnamento degli strumenti ma ciò non ha minimamente scalfito la credibilità sul palco; una bella energia che hanno saputo mantenere costante dall’inizio alla fine.
Gaia (under donne) invece ha proposto “Bitch” di Meredith Brooks, un brano che sulla carta le avrebbe permesso di brillare ma che in realtà non ha saputo rendere al meglio, risultando un po’ sottotono e ancora legata come già avevamo riscontrato settimana scorsa. Vedremo se nella terza puntata riuscirà a rinascere e a liberarsi da ciò che la frena.
Giudizi molto positivi da parte dei giudici per Alan (over 25) che si cimenta con “Don’t let me be misunderstood” nella versione di Nina Simone: effettivamente l’aspetto vocale non lascia dubbi sulla sua bravura sostenuta da un’interpretazione sentita, anche se nel complesso l’esibizione è stata meno d’impatto rispetto alla prima puntata.
Con Michele (under uomini) arriva il salto di qualità. Morgan gli ha affidato “See Emily play” dei Pink Floyd, un pezzo difficile da cucirsi addosso ma che il giovane ha risolto in maniera egregia in chiave surreale, quasi spiritata.
Fabio (over 25) ha affrontato “Basket case” dei Green Day: prova migliore dell’esordio ma troppo volta ad accattivare il pubblico in maniera scontata, con tanto di incursione tra gli spettatori e bacio alla fidanzata. Finisce meritatamente in ballottaggio.
Viò (under donne), che Mika ha insistito per convertire nuovamente nel nome di battesimo Violetta, ha cantato “Le tasche piene di sassi” di Jovanotti, uno di quegli artisti i cui brani difficilmente possono essere rifatti da altri con buoni risultati. La ragazza invece è stata in grado di farne una versione personale dimostrando di riuscire a creare la magia anche senza scenografie e costumi fiabeschi.
A proposito di magia, al termine della prima manche è salita sul palco l’incantevole Ellie Goulding – ospite internazionale della puntata – dopo la quale si è caduti nel baratro dei Free Boys (gruppi). Per loro l’assegnazione è stata “Let me entertain you” di Robbie Williams, del quale in 3 non hanno dimostrato neanche la metà del carisma. Una canzone sprecata insomma.
Aba (over 25) ha sostenuto quella che potremmo definire essenzialmente una prova di voce su “Lover to lover” dei Florence + The Machine. Tecnicamente talvolta un po’ tirata e sul filo dell’urlo, ma grande sicurezza e presenza scenica.
Di nuovo un brano dei Pink Floyd per la squadra degli under uomini: Andrea è stato il protagonista di una performance visivamente ben riuscita sulle note di “The wall” sebbene la parte di beatbox continui ad essere più convincente di quella cantata. Un appello: cambiategli quegli outfit da santone.
Roberta (under donne) è la ripescata del programma, che in realtà si sarebbe dovuta giocare il posto con Mr Rain & Osso i quali hanno deciso di rinunciare a questa possibilità regalando automaticamente l’accesso alla ragazza. Davvero buona la performance di “Trouble” di Ray Lamontagne e ha saputo tenere il palco nonostante l’emozione del debutto.
Gli Ape Escape (gruppi) stravolgono “Luce” di Elisa portando a casa un’esibizione migliore della prima dal punto di vista vocale, ma inferiore al bell’arrangiamento proposto. Anche loro non rinunciano a fare un giretto – inutile – tra il pubblico.
A conclusione della seconda manche Valentina (under donne) con “Raggamuffin“ di Selah Sue: precisione e capacità di stare sulla scena sono le sue peculiarità, ma ancora non è scattata la scintilla che ci fa innamorare di lei.
I voti del pubblico hanno mandato all’ultimo scontro con Fabio i Freeboys; Morgan – ultimo giudice a esprimersi – ha provocato il tilt e la palla è passata di nuovo in mano agli spettatori che hanno eliminato il gruppo di Simona Ventura.