Da quel giorno fino ad oggi i telespettatori sì sono fidelizzati al racconto che, come un semplicistico feuilleton, ha coniugato gli eterni temi di amore e morte. La dipartita, quasi sempre tragica dei vari personaggi,spesso ha indispettito gli stessi telespettatori che si erano affezionati ed hanno quindi protestato. {module Pubblicità dentro articolo 2}
Uno dei motivi fondamentali del gradimento di pubblico per la soap opera spagnola, tra l’altro girata e realizzata in una maniera artigianale e rudimentale, è da ricercarsi proprio nella tragedia, sempre in agguato a Puente Viejo e declinata in tutte le sfaccettature.
Il binomio amore – morte è sempre stato vincente per catturare la curiosità, spesso morbosa, del pubblico. Non solo ma gli sceneggiatori de Il segreto hanno avuto l’intuizione di sapersi rinnovare attraverso l’evoluzione dei protagonisti. Iniziata con l’appassionata love story tra Pepa e Tristan, siamo arrivati adesso alla storia d’amore tra Bosco e Berta, i due personaggi destinati a morire nella puntata italiana dell’8 gennaio 2017. Ancora morti violente, la nonna che per sbaglio uccide il nipote e quest’ultimo che si impossessa della pistola e spara volutamente alla donna con la quale pensava di intraprendere un percorso sentimentale dopo la morte della moglie Ines (Fariba Sheikhan) a seguito di una malattia allora incurabile, il diabete.
In questo spazio di tempo sono passati a miglior vita decine di altri protagonisti, dalla pazza Angustias (Sara Ballesteros) al piccolo Tristan junior ucciso a pochi giorni dalla nascita, da Juan Castaneda (Jonas Berami) al tragico parto mortale della indiscussa protagonista Pepa Balmes (Megan Montaner). E poi ancora il suicidio di Olmo Mesia (Iago Garcia), lo strangolamento di Rita Aranda (Charlotte Vega), la morte di Leon Castro (Antonio Mourelos) e recentemente c’è stato anche l’omicidio del piccolo Casimiro (Hugo Arbués). {module Pubblicità dentro articolo 2}
Perché gli sceneggiatori hanno seminato sulla strada de Il segreto morti ammazzati in quantità quasi industriale? La prima spiegazione potrebbe essere la stanchezza degli attori di interpretare il medesimo ruolo. Episodi di questo tipo ce ne sono stati: uno per tutti Pepa che ha lasciato volontariamente la soap per dedicarsi ad altre avventure professionali. La Montaner l’abbiamo vista anche in Italia in una serie di fiction tra cui Task Force – Fuoco amico in cui ha recitato accanto a Raoul Bova e in “Senza identità“. E poi si è riciclata come giurata nel programma di Maria De Filippi, “Pequeños Gigantes“.
Ci sono stati, però, attori che ancora rimpiangono la propria uscita di scena. Tra questi Fariba Sheikhan che interpretava il ruolo di Ines dispiaciuta per essere stata buttata fuori dagli sceneggiatori.
Ma è proprio l’alternarsi di thriller, di commedia, di dolore retorico e di continui, anche se rudimentali, colpi di scena a rappresentare, per il pubblico al quale è destinato,valore aggiunto della soap. Il set de “Il Segreto” è “aperto”, un vero e proprio porto di mare che accoglie e allontana indiscriminatamente i personaggi, anche i più seguiti dal pubblico. {module Pubblicità dentro articolo}
La differenza degli sceneggiatori spagnoli rispetto a quelli italiani è la forza di saper osare, accantonare personaggi, farli morire trucidati, assassinati, avvelenati, suicidi o ammazzati per sbaglio. Tutto somiglia quasi ad un programma di cronaca nera abilmente sceneggiato nei minimi particolari. È la rappresentazione della vita e della morte che troviamo negli scontati contenitori televisivi da “Mattino 5”, a “Pomeriggio 5” fino a “Domenica Live“.
Grazie a questi espedienti subdoli ma efficaci “El Secreto de Puente Viejo” è riuscito a superare persino il blasonato universo della moda di Beautiful e della famiglia Forrester. La differenza fondamentale che ha giocato a favore de “Il Segreto” è stata la realtà delle morti. Nessuno infatti è mai “resuscitato” come è accaduto con almeno una decina di personaggi nella serie statunitense. Un nome su su tutti Taylor (Hunter Tylo).
il segreto, la prima stagione aveva catturato e intrigato un vasto pubblico, è stata una stagione bellissima, irripetibile, la seconda un pò meno ma ugualmente coinvolgente e poi da quest’ultima in poi è stata troppo troppo macabra, mai un lieto fine, nemmeno nella vita reale succede una tale carneficina, questa regista forse ha qualche problema, non è possibile un orrore del genere, non piace più, se la si guarda è solo per abitudine e non per il piacere di vedere il segreto