La gara della quarta puntata è stata aperta da Roberta (under donne) che ha proposto un’esecuzione tecnicamente molto buona di “True colors” di Cyndi Lauper, ma ciò non basta più: l’intenzione non è stata quella giusta, lo scopo del brano non è mostrare l’estensione e la potenza vocale ma giocare sull’interpretazione rimasta sepolta sotto il compiacimento delle proprie abilità canore. A proposito di colori ci sarebbe piaciuto capire quali fossero quelli di Roberta, dal momento che il suo percorso musicale dalle audizioni a questa puntata è stato un po’ confusionario, anche in termini di immagine. A inizio competizione probabilmente avrebbe potuto passare il turno, ora no. Ballottaggio meritato.
Gli Ape Escape (gruppi) continuano la loro marcia trionfale senza trovare grandi ostacoli, potendo contare sull’affetto del pubblico sicuramente influenzato dal divertimento che scaturisce vedendo questo bizzarro trio in azione. La versione di “Mentre tutto scorre” dei Negramaro è stata come al solito piena d’energia e coerente con la loro identità, sebbene la parte rappata tenda ad essere sempre quella più forte in ogni esibizione.
Prova difficile per Valentina (under donne) che ha dovuto affrontare “When I was your man” di Bruno Mars. Finalmente un’esibizione solo cantata e nel complesso ben confezionata, anche se poteva offrire di più in termini di pathos.
“La casa in riva al mare” di Lucio Dalla è stata invece l’assegnazione di Elio per Fabio (over 25): performance migliore della scorsa settimana – già buona – e maggiormente sentita. L’unica pecca che abbiamo riscontrato è stata una eccessiva aderenza al modello originale in alcuni punti, come pure Morgan ha fatto notare.
Andrea (under uomini) ha chiuso la prima manche con “Grease” di Frankie Avalon, tirando fuori una gran bella voce che ha reso divertente un’esibizione più coinvolgente se ascoltata solamente; visivamente infatti è apparso più presente in altre occasioni.
Al ballottaggio con Roberta è finito Fabio ma ad abbandonare la trasmissione è stata la prima. Verdetto assolutamente condiviso.
La seconda manche è iniziata con Gaia (under donne) che all’alba della quarta puntata ha finalmente ritrovato se stessa grazie a “Monna Lisa” nella versione dei Marlene Kuntz. Tutto è stato ben dosato e convincente: la presenza scenica, la voce, l’atteggiamento ci hanno confermato che la ragazza vista e apprezzata alle audizioni non è scomparsa.
Dopo la tanto criticata prova della scorsa puntata, gli Street Clerks (gruppi) si sono cimentati in “Some nights” dei Fun. che si è rivelata la migliore assegnazione della loro storia all’interno di X Factor, avvicinandosi molto al mondo musicale dei ragazzi toscani. Troppi ballerini ed elementi scenici sul palco, ma bella performance per quanto riguarda il loro operato.
Aba (over 25) è stata invece protagonista dell’esibizione più inaspettata della serata. Sulle note di “Crazy in love” di Beyoncé, ha dato vita a un numero dal sapore internazionale che troppo spesso manca nella versione italiana di questo talent. Dismessi i panni di cantante algida (considerazione con la quale non siamo stati mai d’accordo) ha mostrato il suo lato più divertente e l’attitudine della popstar che tanto ci piace.
Iniziano a mancare le parole per esprimere un giudizio su Michele (under uomini), come quando ai colloqui con i genitori le insegnanti dicono: “Ma cosa siete venuti a fare? Vostro figlio è bravo in tutte le materie”. “Reality” di Richard Sanderson è stato l’ennesimo banco di prova superato per quello che si delinea sempre più come uno dei 2 che si giocherà la finalissima del programma.
Dulcis in fundo Violetta con la hit “Reckoning song” di Asaf Avidan e l’inseparabile ukulele per l’accompagnamento. Le sue performance vocali sembrano provenire da una radio americana o inglese, suggerendo l’idea che sia un’artista già pronta per affrontare un progetto discografico preciso.
Ben più interessante del primo turno, in questo secondo giro si sono confrontati, all’ultimo scontro, Gaia contro gli Street Clerks, eliminati dal pubblico dopo che i giudici hanno provocato il tilt.