Da lunedì arrivano le versioni estive con nuovi conduttori. Intanto il contenitore mattutino di Rai 1 chiude una stagione caratterizzata da buoni ascolti. I due padroni di casa Franco Di Mare e Benedetta Rinaldi, hanno accompagnato la sveglia quotidiana degli italiani con un programma basato soprattutto sull’informazione e sui fatti salienti. Non tutto è sempre stato perfetto compreso l’atteggiamento dei due padroni di casa talvolta sopra le righe. Spesso si è cavalcata troppo la cronaca nera e molte volte gli argomenti affrontati sono apparsi scontati con un parterre di ospiti che non è riuscito a rinnovarsi offrendo pareri anche ripetitivi. Appuntamento per la versione invernale a settembre. Qualche aggiustamento è necessario.
Storie italiane ha indubbiamente ottenuto un buon riscontro di pubblico. La suddivisione tra la prima parte affidata alla cronaca e la seconda all’intrattenimento e allo spettacolo, ha giovato al programma che può contare su una conduttrice di indubbie capacità comunicative. Eleonora Daniele si è sempre sforzata di assicurare a Rai1 il predominio della fascia oraria nonostante la concorrenza nella seconda parte di Forum su Canale 5. Hanno fatto la differenza, in negativo, i toni troppo gridati degli ospiti che apparivano quasi come i depositari di una verità che cercavano a tutti i costi di accreditare per strappare il facile applauso. La Daniele è una professionista, ha tutte le carte in regola per migliorare il proprio programma sempre che le venga consentito.
Vieni da me merita un discorso a parte per la presunzione della conduttrice la cui recentecaduta di stile è davvero discutibile. Nella penultima puntata del programma ha sottolineato gli ottimi ascolti raggiunti etichettando come “poveracci” coloro che lo avevano criticato. Un fatto davvero incredibile che dimostra, purtroppo, come il mestiere di critico sia considerato quasi oltraggioso. Tutti cercano il facile consenso e non sopportano appunti o contestazioni. Ciò detto, Vieni da me ha potuto proporre quotidianamente ospiti di maggiore levatura grazie ad un budget più consistente. La Balivo, ad eccezione delle mise quotidiane di grande appeal, ha proposto un programma che è vissuto proprio sugli ospiti e non ha presentato nessuna innovazione.
La vita in diretta di questa stagione è stata forse una delle più discutibili. Innanzitutto la coppia Fialdini – Timperi è stata tra le più sbagliate e male assortite di sempre. E la scelta di due persone che non riescono a trovare un’intesa ha certamente influenzato negativamente l’andamento del contenitore. Sofferente per i bassi ascolti, il programma si è affidato completamente alla cronaca nera, anche la più truculenta. I cold case più noti sono stati sfruttati in maniera intensiva con dovizia di particolari finalizzati a suscitare voyeurismo e catturare ascolti. In La vita in diretta non si è mai notato un filo conduttore, un’idea di base, una costruzione progettuale. Solo una scaletta approssimata che alla fine si è rivelata perdente.