Ad aprire le danze è stato Andrea (under uomini) con “Do it again” degli Steely Dan: una performance vocalmente buona ma noiosa nonostante il pezzo offrisse la possibilità di far divertire lui e il pubblico. A peggiorare la situazione la brevissima ed elementare coreografia eseguita con troppo impaccio e senza quella dose di autoironia che avrebbe salvato il risultato complessivo.
Di tutt’altra pasta invece è stata la prova di Aba (over 25) sulle note di “Rolling in the deep” di Adele. Forte degli apprezzamenti ricevuti la settimana scorsa la cantante ha dimostrato anche questa volta una grande sicurezza che, come al solito, si è riversata anche sul canto. Interessante l’arrangiamento essenziale voce e violini.
Valentina (under donne) si è misurata con la bella canzone di Neffa “Dove sei”, non riuscendo però a renderle giustizia a causa di un’interpretazione in molti punti poco coerente con il testo e un’intonazione a tratti traballante. La sua inesperienza nell’affrontare brani in italiano è venuta fuori in modo palese, purtroppo.
Unico gruppo rimasto a Simona Ventura, gli Ape Escape hanno portato sul palco la formidabile “Going under” degli Evanescence, ma il confronto con Amy Lee è spietato su tutti i fronti. Volendo dimenticare per un attimo l’originale, i punti deboli della loro esibizione sono stati l’inglese di Tony e la parte rap che è risultata quasi incomprensibile a livello verbale. Nulla da eccepire sulla grinta, da sempre tratto distintivo del trio.
Con Violetta (under donne) Mika ha fatto una scelta molto azzeccata assegnandole “Royals” di Lorde, artista il cui genere di riferimento è molto vicino a quello della giovane. Performance che sembra incisa su disco, Violetta – truccata incredibilmente uguale a Lana Del Rey – è tra i concorrenti discograficamente più a fuoco, sebbene il lavoro sugli inediti in italiano sarà più difficile proprio per il mondo musicale a cui si ispira.
Operazione rischiosa per Fabio (over 25) che ha avuto il compito di scrivere un nuovo testo per “Nuntereggae più” di Rino Gaetano: non sarà ricordata come la sua prova più riuscita, ma è risultata piacevole e ironica.
Michele (under uomini) si è cimentato nel capolavoro dei Tears for Fears “Mad world”. I suoi numeri sono sempre misurati ma intensi, qualità che gli viene riconosciuta anche da tutti i giudici. Simona ha ragione nel dirgli: “Ci vediamo in finale”.
Infine Gaia (under donne) con “I wish I was a punk rocker” di Sandi Thom: semplicemente credibile e libera di esprimere la propria personalità.
Al ballottaggio sono finiti Valentina, Fabio e Gaia e giustamente l’unica ancora in gara è proprio quest’ultima.
Qui trovate i nostri giudizi sulla scorsa puntata.