Come ha fatto questa strana coppia di ex-ragazzi prodigio della musica indipendente italiana a finire tra i protagonisti di Amici? La risposta va trovata nella loro stessa storia artistica.
Marco Castoldi – alias Morgan – è stato fondatore, anima, cantante e polistrumentista dei milanesi Bluvertigo, una band-culto della musica underground fra gli anni ‘90 e i primi anni ‘00. Etichettati come “alternative rock”, in realtà spaziavano tra rock, pop, funky, elettronica e altri generi con la naturalezza di chi interpreta l’arte come forma di libertà estrema: creavano musica tuffandosi in qualsiasi spiraglio permettesse loro di sperimentare. Se c’è un filo conduttore nella loro carriera, è proprio l’eclettismo. Dopo la partecipazione a Sanremo nel 2001, iniziarono i dissidi interni al gruppo e la storia dei Bluvertigo è diventata un’alternanza tra fugaci apparizioni e lunghi silenzi. La parola fine – stavolta, pare, definitiva – è stata scritta nel 2016, dopo l’ennesima lite in seno alla band.
Nel frattempo, Morgan ha intrapreso la carriera solista. “Canzoni dell’appartamento” e “Da A ad A” sono due suoi album molto apprezzati – il primo ha vinto anche la Targa Tenco come “migliore opera prima” nel 2003 – in cui si riconosce l’artista poliedrico dalla creatività vorace che aveva contribuito a far amare i Bluvertigo: il Morgan solista è più incline al cantautorato e al pop, ma sempre aperto alla sperimentazione onnivora ed imprevedibile. Poi, le burrascose vicende personali hanno frenato la sua produzione discografica, ma non la partecipazione come giudice a X Factor e in altri progetti musicali che ne hanno messo in risalto le indubbie doti artistiche.
Davide Dileo, vero nome di Boosta, è fondatore e tastierista dei torinesi Subsonica, altro gruppo molto influente della scena musicale indipendente italiana. Dal 1996, anno della loro fondazione, hanno all’attivo sette album di inediti e si sono imposti passo dopo passo come una delle band più apprezzate della musica italiana. Anche loro, come i Bluvertigo, hanno sperimentato molto negli anni, pur mantenendo un riconoscibilissimo timbro rock-elettronico. I Subsonica sono ancora più che mai in attività ma Boosta trova il tempo per mettersi in gioco nei modi più imprevedibili. È appassionato pilota di aerei da turismo, scrittore, conduttore televisivo e radiofonico, produttore, DJ, ha fondato la casa editrice di saggi ADD e nel 2016 a pubblicato il suo primo album solista, “La stanza intelligente”. Serve altro?
Subsonica e Bluvertigo, oltre a condividere ambiente musicale e parte del pubblico, hanno unito felicemente le forze per incidere “Discolabirinto”, una canzone dei Subsonica che ha reso celebri entrambi, anche grazie ad un video molto particolare, pensato per i non udenti.
Chiedersi come questi due ragazzotti della musica italiana siano potuti finire ad Amici di Maria De Filippi è piuttosto lecito. Fino a non molti anni fa, per i rappresentanti della “scena indipendente” la musica e gli spettacoli “mainstream” erano un tabù: chiunque avesse provato ad affacciarsi in un programma di successo di Canale 5 sarebbe stato accusato – come minimo – di tradimento.
Negli anni le cose sono cambiate, prima con la partecipazione degli Afterhours e dei Marlene Kuntz a Sanremo, poi con l’esperienza proprio di Morgan e Manuel Agnelli come giudici di X Factor e così via. La consapevolezza che ci si possa sporcare le mani per fare comunque un buon lavoro ha preso piede tra tanti che prima si erano chiusi in un microcosmo troppo angusto. Eppure, ancora oggi certe sortite nei salotti più popolari della tv e della musica sono viste con una certa diffidenza. È indubbio che ci siano anche motivazioni economiche e di opportunità nell’accettare determinati ruoli, ma una spiegazione più convincente non può prescindere da ciò che ha mosso le carriere di Morgan e Boosta. La creatività, la curiosità smodata, la necessità di mettersi in gioco, cambiare ed evolversi, il rifiuto di paletti, etichette e limiti troppo stringenti, l’intelligenza e la maturità artistica: da dove vengono e cosa ci fanno ad Amici 16 si spiega soprattutto così.