Ad aprire le danze, per l’appunto, è stato Andrea (under uomini) che ha portato sul palco un medley di canzoni rap dei primissimi anni ’80 eseguito in maniera notevole; il mix di brani è stato ben costruito e la resa complessiva è risultata coinvolgente. Unica pecca la presenza scenica del cantante che avrebbe potuto divertirsi e brillare di più in termini di brio.
Gli Ape Escape (gruppi) si sono cimentati con “Don’t you worry child” degli Swedish House Mafia, dimostrando la loro distanza siderale dalla musica dance; per altro ci sono stati diversi problemi di intonazione e non è bastata la folla di ballerini a colmare il vuoto e la noia lasciati dall’esibizione.
Per Violetta (under donne) Mika ha scelto “9 to 5” di Dolly Parton, un brano a metà tra la dance e il country. La prova è decollata nella seconda parte, decisamente frizzante, spiritosa e più convincente dell’inizio.
Con “When love takes over” di David Guetta e Kelly Rowland, Aba (over 25) si è calata in modo credibile nei panni di stella del dancefloor. Qualche attacco è giunto dai giudici in merito a presunte stonature, in realtà è sembrato un modo per indebolire uno degli elementi più forti rimasti in gara.
Ennesimo attestato di stima da parte della giuria per Michele (under uomini), a suo agio in “Promised land” degli Style Council che ha confermato ancora una volta la grande naturalezza canora e interpretativa del ragazzo.
A chiusura della prima manche è arrivata Gaia con “Heavy Cross” dei Gossip: brano nelle sue corde in cui però è mancata un po’ di voce. Per lei si sono aperte le porte del ballottaggio.
La seconda parte della gara è ricominciata con Michele che ha regalato una performance molto elegante – e forse ancora un po’ acerba vista la giovane età – di “Red roses for a blue lady” di Wayne Newton.
Meritata standing ovation per Aba e la sua resa di “Cosmic blues” di Janis Joplin: grande prova vocale e di interpretazione la cui intensità è rimasta alta dall’inizio alla fine. La concorrente di Elio è tra quelle che più sta crescendo all’interno del programma.
“Can’t find my way home” dei Blind Faith è invece la canzone scelta per Andrea, il quale – al di là del canto sempre preciso – appare troppo spesso spento da un punto di vista emotivo, come se avesse paura a sbilanciarsi e restasse prigioniero di un’introversione a cui sarebbe bene togliere il freno.
Pino Daniele diventa metallaro nella rivisitazione degli Ape Escape di “Yes I know my way” e l’arrangiamento è stato complessivamente interessante, ma come nella scorsa puntata abbiamo riscontrato grandi difficoltà a capire le parole e certamente non per la presenza del dialetto napoletano. Esibizione comunque migliore di quella della prima manche.
L’ultima della serata è stata Violetta che ha proposto “Skinny Love” di Bon Iver nella versione della giovanissima Birdy. Performance essenziale, intima e d’atmosfera e la canzone le calza a pennello.
Il televoto ha decretato il ballottaggio tra Gaia e gli Ape Escape che però sono riusciti a spuntarla grazie al pubblico interpellato dal tilt. Settimana prossima i 5 superstiti presenteranno i tanto agognati inediti e si giocheranno i posti per la finalissima.