Il pubblico televisivo, dinanzi all’interruzione continuativa dell’universo musicale di Vasco da parte del narratore Paolo Bonolis, in parte è fuggito da Rai1. Infatti la monumentale serata, super pubblicizzata già da tempo, non ha mantenuto le aspettative della vigilia: consentire ai telespettatori di assistere ad un concerto vero e proprio in cui si canta e non si parla o si intervistano personaggi nel bel mezzo delle esibizioni musicali. Questione di diritti non acquisiti.
Il peggio della serata è arrivato con la testimonianza di Maddalena Corvaglia assurta agli onori della diretta di Rai 1 per aver sposato il chitarrista del Blasco nazionale. L’ex velina ha ricordato come fu proprio Vasco ad officiare la cerimonia. A parlare dell’artista di Zocca, insieme a Bonolis, anche Marco Materazzi e Milena Gabanelli. Persino la scelta degli ospiti è apparsa non appropriata, quasi servissero solo a riempire gli spazi “negati”. Immaginiamo che a parlare del Blasco potevano intervenire protagonisti con testimonianze più interessanti.
Ma, nonostante questa realtà, l’evento doveva essere gestito in maniera migliore. Innanzitutto non sbandierandolo come una diretta totale, chiarendo meglio il ruolo di Paolo Bonolis il narratore della serata che, con i suoi interventi, ha dato la netta sensazione di spezzare la magia della musica.
Il conduttore Mediaset con il linguaggio forbito che lo distingue, all’insegna di citazioni letterarie non sempre appropriate, ha gestito la serata quasi si trovasse in trasmissioni come “Il senso della vita”. Ed ha cercato, in una maniera troppo lunga e invasiva, di ricomporre un concerto che, nella totalità dei contenuti, si svolgeva altrove. Altro particolare che non è stato ben chiarito, alla vigilia, ad un pubblico le cui aspettative sono state disattese fin dalle prime immagini. In quest’ottica le responsabilità di Rai1 sono evidenti.
Ci si chiede, a questo punto, quale audience bulgara avremmo potuto trovare all’indomani del concerto, se la diretta fosse stata integrale o se l’organizzazione della serata avesse seguito linee guida differenti nel rispetto dei telespettatori paganti il canone.
Da segnare, inoltre, i lunghi tempi morti evidenziati dalla serata che hanno messo talvolta in difficoltà lo stesso Bonolis. Il pubblico da casa non riusciva a comprendere che stesse accadendo al Modena park.