Ma si va oltre la morte contemplata dalla cronaca nera. Si tocca spudoratamente la morte dei bambini. E’ accaduto nella recente puntata di Pomeriggio 5. In studio la solita Lori Del Santo. Pensavamo al solito siparietto sul suo ultimo toy boy. Invece la presenza della starlette era legata ad un servizio agghiacciante: la padrona di casa ha mostrato alla Del Santo i giocattoli del figlioletto Conor morto all’età di cinque anni. Il piccolo era precipitato dal 50esimo piano del grattacielo di New York dove abitava insieme alla madre. Era il 1991. Ritrovati grazie alla madre della Del Santo, spiegava il sottopancia mentre scorrevano le immagini delle chitarrine giocattolo e di altri piccoli strumenti musicali che furono del piccolo. La telecamera naturalmente era tutta puntata sul viso dolente della starlette in studio, La Del Santo aveva avuto Conor dalla sua relazione con il chitarrista rock Eric Clapton, quindi la visione delle piccole chitarrine non doveva essere casuale.
La storia, all’epoca impressionò molto l’opinione pubblica. E nella puntata di Pomeriggio 5 è stata crudelmente e atrocemente riesumata in una strumentalizzazione del dolore che fa orrore. Subito dopo, sullo schermo sono apparse le immagini del piccolo Conor con la madre che una sera lo aveva portato anche sul palcoscenico di Drive in dove allora lavorava.
A colpire, in particolare, due elementi: lo sciacallaggio del programma pomeridiano di Canale 5 ma anche il comportamento della madre del piccolo Conor. Proprio come madre non avrebbe mai dovuto accettare la partecipazione ad una puntata così strumentale. Il dolore per la perdita di un figlio non si placa mai e alla Del Santo sarebbero bastate le numerosissime apparizioni nei programmi della D’Urso al fianco dei suoi toy boy. Quel che è accaduto è apparso come lo sfruttamento di una pagina dolorosa legata alla morte di un povero bambino. Un racconto che, nelle intenzioni degli autori, avrebbe sicuramente suscitato la commozione del pubblico.
E’ possibile, a questo punto, porre un limite alla deriva trash di tali contenitori? Si rendono conto i responsabili di Canale 5 di quanto consentono che vada in video? Quanto ci dovrà ancora essere mostrato dagli schermi di Pomeriggio 5 e Domenica live? Noi speravamo almeno in un residuo di umana pietas. E, a dispetto della realtà, continuiamo a sperare che qualcuno, finalmente, si ravveda nei piani alti di Cologno Monzese.