Sei minuti, solo sei piccoli brevi minuti perchè la storica notizia diventasse di dominio pubblico e mettesse in moto una macchina organizzativa di incredibili proporzioni. L’incredulità ha immediatamente lasciato il posto ai preparativi per i commenti e ai tanti, troppi, interrogativi che aleggiano sulla pesante decisione. All’improvviso la sala stampa di Sanremo, in cui si stavano consumando i preliminari per la prima conferenza stampa del Festival, è divenuta una cosa piccola piccola. Dimenticata in una dimesione di frivolezza e inutilità. Tutti gli occhi sono puntati sulla sala stampa del Vaticano, aperta in fretta e furia a decine di giornalisti e inviati accorsi per avere delucidazioni, spiegazioni, approfondimenti. Con gran senso di responsabilità, che ha destato il dubbio di una conoscenza in anticipo dell’annuncio, sono stati forniti a giornalisti e cronisti tutti gli strumenti per poter svolgere in serenità il proprio lavoro.
Così, percossa, attonita, la terra al nunzio sta, potremmo dire, prendendo in prestito i famosi versi de Il 5 maggio di Alessandro Manzoni. Ancora più stupefacente è stato il ruolo avuto dai social network nella diffusione della notizia: un vero e proprio tam tam su Twitter e Facebook ha fatto in modo che dopo soli dieci minuti, dall’Alaska al Giappone, ognuno venissse a conoscenza del gran rifiuto del Pontefice.
Naturalmente tutti i palinsesti della nostra tv sono stati stravolti. A saltare è stata la Prova del cuoco con Antonella Clerici bloccata alle dodici. Tutti i canali generalisti e i Tg satellitari e del digitale terrestre hanno messo in moto la macchina dell’informazione minuto dopo minutio. Il pomeriggio a modificare le proprie scalette sono state anche La via in diretta e Pomeriggio 5, con buona pace delle notizie e degli approfondimenti sul festival di Sanremo pronto a esordire. Tutte le polemiche sulla coppia gay che dovrebbe salire sul palcoscenico dell’Ariston a raccontare la propria storia, tutte le discussioni sul complotto russo che avrebbe eliminato Anna Oxa dalla gara, si sono sciolte come neve al sole, dinanzi alla Storia che si stava scrivendo.
Occhi puntati sulle notizie in arrivo dalla sala stampa vaticana e soprattutto, ricerca forsennata degli ospiti che avrebbero dovuto commentare la sconvolgente e insolita notizia. In questa corsa a annunciare per primi l’evento e assicurare gli approfondimenti necessari si è distinto Enrico Mentana che ha iniziato uno speciale dopo neppure un quarto d’ora dalla conferma e ha tenuto aperta la linea dell’informazione su La7, salvo gli intervalli per due film, fino al Tg delle 20.
Naturalmente sia Porta a porta che Quinta colonna hanno cambiato argomenti di discussione, consapevoli che un evento simile è davvero straordinario.