Ranieri sul palcoscenico indossa uno smoking classico. La giacca mi sembra un tantino lunga. Successivamente alterna altre giacche a seconda delle situazioni. In scena c’è quasi solo lui, un one man show. Il programma scorre tra duetti con ospiti che si presentano sulla scena vestiti in maniera semplice senza particolari. I costumi dei balletti sono più o meno carini ma meritano un approfondimento.
La sigla con il balletto, nonostante nell’insieme sia carina, ha bisogno di un appunto: perchè, per vestire le ballerine, si è sentito il bisogno di tornare ai glutei scoperti con i pantaloncini un po’ troppo sgambati sul dietro? L’orchestra pulita elegante amalgamata e tutta con look in black mi è piaciuta. Ma domina troppo il nero sia nell’abbigliamento di Massimo Ranieri sia in quello di tutti i suoi ospiti. Per fortuna ci sono stati alcuni flash, pochi per la verità, di giacche colorate, che davano vita a delle performance in stile vecchio varietà. Ma poi c’era la scenografia tutta nera, con pochi momenti di cambio luce che attenuavano il colore.
Il balletto degli scugnizzi, vestiti da strada, mi è sembrato molto grazioso.
Patti Pravo, sempre sobria ed elegante indossava uno spolverino nero su pantaloni dello stesso colore.
Poi una sferzata di freschezza, con l’arrivo di Filippo Timi, vestito in maniera abbastanza moderna, a parte il collo della camicia scomposto.
Il segmento con Fiorella Mannoia, non mi ha coinvolta soprattutto perchè la cantante, brava nella sua arte, non è un garantito esempio di buon gusto nel look.
Mi è piaciuto molto l’intervento dell’artista Michelangelo Vistoletto che, tra l’altro, era vestito in maniera consona al personaggio che rappresenta.
Molto carino il balletto che si è esibito subito dopo: con le tute fuxia, gli occhiali e il foulard, assai in stile anni 60. La presenza di Ranieri era ben abbinata, soprattutto perchè il padrone di casa indossava una giacca a righe che riprendeva il colore dei costumi delle ballerine.
Sul finale, il balletto tra il vecchio varietà e il moderno, era un ibrido e devo confessare che non mi ha assolutamente entusiasmata.
In pratica il programma nell’insieme non mi è dispiaciuto dal punto di vista dell’eleganza del costume. Ma riprendendo una nota canzone “si poteva dare di più”
Giovanna Silvestri: Costume designer & Stylist, dal Cinema alla Televisione al Musical teatrale. Con base a Roma è una delle più acclamate Costume Designer Stylist in Italia; ha lavorato per oltre 30 anni con i più importanti personaggi della televisione nazionale Italiana. Creatrice di look ha progettato costumi di ogni genere, specializzandosi in Abiti da ballo, Musical e Prime TV Show. In procinto di insegnare all’estero, anche ai Cinesi, la scuola di Moda e Costume
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