Ad aprire la serata è stata Arisa, con un look decisamente sexy che cancella definitivamente l’immagine da cartone animato degli esordi. “Lentamente (il primo che passa)” sembra scorrere troppo lentamente, appunto. Interessante la proposta del bolero, ma non decolla. Il pubblico e la sala stampa mandano in finale “Controvento”, canzone sicuramente più immediata anche se l’impressione è che quest’anno l’artista non possa contare su un brano forte quanto “La notte” del 2012.
Frankie Hi-nrg MC ha proposto “Un uomo è vivo”, stroncato in maniera quasi unanime dal popolo del web, e “Pedala” che continua la corsa verso la serata di sabato grazie ad una maggiore orecchiabilità e ritmo a tratti reggae. Molto probabilmente sarà uno dei pezzi che sentiremo maggiormente in radio: l’effetto tormentone è dietro l’angolo.
La terza artista a calcare il palco dell’Ariston è stata Antonella Ruggiero. Con lei si ha la sensazione che sia finita l’anteprima e Sanremo sia entrato nel vivo. “Quando balliamo” è un brano delicato, molto intimo ed elegante con momenti che ricordano il tango. “Da lontano”, premiata dai voti, viaggia invece sui binari più classici della tradizione senza per questo risultare scontata.
Deludono un po’ Raphael Gualazzi & The Bloody Beetrots, l’inedita coppia di cui si era tanto parlato nei mesi scorsi. “Tanto ci sei” infatti avrebbe potuto tranquillamente essere in gara l’anno scorso, non presentando alcun apporto significativo da parte del dj. La commistione di generi musicali emerge invece in “Liberi o no”: non troppo travolgente ma avremo modo di risentirla nei prossimi giorni.
Cristiano De Andrè ha ricevuto sentiti applausi dal pubblico in sala con “Invisibili” e “Il cielo è vuoto”, canzone che supera il turno malgrado un evidente malcontento dell’artista che avrebbe preferito continuare il percorso con il primo brano. Linguaggio diretto ed efficace, riflessioni di vita vera e interpretazioni convincenti hanno fatto di lui uno dei più apprezzati della serata.
Nonostante molti non li avessero mai sentiti nominare prima di ieri sera, i Perturbazione si sono rivelati una gradevole sorpresa. “L’unica” (canzone promossa dalle votazioni del pubblico e dei giornalisti) e “L’Italia vista dal bar” sono due brani orecchiabili, di facile presa e che con buone probabilità ritroveremo presto in radio.
In chiusura della puntata è arrivata Giusy Ferreri, che a dispetto dei problemi di voce sorti in questi giorni è riuscita a portare a casa due performance discrete. “L’amore possiede il bene” e “Ti porto a cena con me” sono pezzi intensi che meritano altri ascolti per essere apprezzati meglio. A passare il turno è la seconda, una ballad firmata anche da Roberto Casalino, autore de “L’essenziale” che vinse il Festival l’anno scorso.
Da questo momento le canzoni ufficialmente entrate in gara sbarcano in radio e nei digital store, confermando o smentendo le prime impressioni. Nella puntata di domani sera invece si esibiranno i restanti 7 Big e le prime 4 Nuove Proposte.