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I tratti del viso si sono lentamente distesi, l’espressione tende verso la normalità perdendo l’infernale maschera dell’esperto di cadaveri e omicidi che vuole a tutti i costi scavare nei meandri della storia raccontata. Sottile si sta trasformando, lasciandosi lentamente alle spalle la necessità del voyeurismo spettacolare che caratterizza programmi come Quarto grado e Linea gialla.
Seduto al tavolo di “In onda”, in compagnia della sua partner Alessandra Sardoni, mostra al pubblico de La7 il suo alter ego professionale. Cerca ancora di scavare, questa volta nelle torbide acque della politica e dei Palazzi. Ma, paradossalmente, proprio la “sporca politica” lo sta salvando, consentendogli una redenzione forse inaspettata che lo rende, finalmente, gradito ai telespettatori. Niente più scoop sui casi di cronaca nera, niente più ricerca di particolari macabri per catturare la curiosità del pubblico nazional popolare.
Salvo Sottile è migliorato. Ora si occupa di “ordinari” litigi politici, di incomprensibili discussioni e prese di posizione dei vari leader dei partiti. Forse non ne verrà mai a capo. Ma almeno, questa volta, la ricerca della verità non è fondamentale come in un caso di cronaca nera, perchè nell’agorà politica la verità ha mille sfaccettature ed è una variabile in funzione delle circostanze.
Nessuno pretende di rincorrerla, tanto meno Salvo Sottile che, proprio perchè non è alla ricerca ossessiva del “particolare macabro” ma solo dell’insignificante “particolare politico”, si proietta in una dimensione differente. Ha lasciato come eredità a Gianluigi Nuzzi (suo successore a “Quarto grado”) l’aspetto truce e accigliato di chi deve raccontare il macabro voyeurismo di delitti e ignoti assassini. E Nuzzi l’ha raccolta in pieno, assumendo, puntata dopo puntata i connotati dell’esperto impegnato a risolvere i più inquietanti thriller all’italiana.
Quanto è accaduto a Salvo Sottile evoca, per certi versi, le atmosfere del romanzo “Il ritratto di Dorian Grey”: mentre il suo aspetto si è “ripullito” da tutte le brutali logiche televisive legate alla cronaca nera, quello di Nuzzi le ha accolte tutte sulla sua persona. Il truce, bieco, cercatore di indizi e di assassini, ha lasciato il posto ad una persona normale. E persino simpatica.
Ben arrivato tra noi, Salvo Sottile.