Unica rete Rai a collegarsi con gli USA e a documentare, tramite i suoi inviati, quanto stava accandendo è stata Rai3. Grazie ad una lunga e anticipata edizione di Linea notte, i telespettatori hanno potuto apprendere notizie in tempo reale. Giovanna Bottero da oltre oceano ha persino azzardato una traduzione del discorso del Presidente Obama alla nazione, dieci minuti dopo la mezzanotte. Tutto accettabile dinanzi al silenzio assordante di Rai1.
Innanzitutto la notizia andava data già durante la messa in onda del primo episodio de Il commissario Montalbano con due modalità:o interromepere anche solo per un minuto la serie oppure rinunciare ad un blocco pubblicitario per inserirvi una edizione flash del Tg1.Niente di questo è stato fatto. Gli spot sono sacri, il denaro della pubblicità è intoccabile. E stiamo parlando della tv pubblica finanziata con i soldi del canone. Rai1 ha informato i suoi telespettatori durante il Tg “normale” delle 23,20, dopo cioè la fine della fiction. E lo ha fatto per pochi secondi. Subito dopo, la linea passa a Porta a porta con una puntata sull’elezione del Presidente della Repubblica che appariva stridente e inopportuna in circostanze così drammatiche.
E pensare che ben duecento italiani si erano iscritti alla maratona di Boston. Con una diretta televisiva, magari si potevano fornire informazioni più dettagliate a quanti dall’Italia erano alla ricerca di notizie. Non solo, ma dall’aggiornamento delle news, si veniva a sapere che, per molti dei feriti, era stata necessaria l’amputazione degli arti inferiori o superiori. La portata del dramma è ancor più sconvolgente se si pensa che si tratta di atleti ai quali è stata spezzata, con gli arti, anche la speranza del futuro. Tutto questo tra l’incuranza e il menefreghismo di Rai1.
Su La7 andava in onda la consueta puntata di Piazza pulita. Corrado Formigli avrebbe dovuto cedere la linea ad uno speciale Tg La7. Enrico Mentana ha il senso della notizia, ma poco ha potuto. E neppure dopo la conclusione di Piazza pulita, La7 ha dato altro spazio alla maratona di Boston.Il direttore ha continuato a twittare dal suo account Twitter, sottolineando la mancanza di notizie certe. Quasi una velata giustifica alla mancanza di una vera e significativa diretta. Sono invece proprio l’incertezza del momento e la drammaticità dell’evento a richiedere maggiore attenzione. La sensazione chiara era che Mentana non voleva “disturbare” più di tanto il collega Formigli.
Certo, a coprire il fatto c’erano due tv all news: Tgcom 24 e Rainews. E su SkyTg24 la diretta e il collegamento con gli USA erano continui. Ma ciò non toglie che il pubblico generalista che paga il canone, avrebbe avuto diritto ad una informazione corretta. Quella informazione che, invece, ha fatto Twitter, aggiornando minuto dopo minuto quanto accadeva, mettendo in rete video e testimonianze,creando una solidarietà e un flusso di notizie inesistenti altrove.
Neanche i morti di Boston hanno scardinato la struttura dei palinsesti nostrani, nella serata di ieri. Oggi è un altro giorno e ci si potrà organizzare meglio. Fin dalle prime trasmissioni inizieranno collegamenti e commenti, i contenitori pomeridiani ci sguazzeranno, magari gli inserzionisti pubblicitari chiederanno più spazi, il flusso di denaro potrebbe aumentare, perchè sono notizie che destano un’onda emotiva di grande rilievo e richiamano altro pubblico avido di notizie e curiosità .Magari questa sera Bruno Vespa si potrebbe anche appropriare della prima serata e realizzare una lunga diretta mostrandoci attraverso il modellino del percorso della maratona, dove sono state posizionate le bombe.Al peggio, in tv, non c’è mai fine.