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Il Festival di Sanremo 2025 è oramai agli archivi ed è tempo di bilancio. Carlo Conti si è dimostrato all’altezza della sfida (decisamente ardua), ma non sono mancati i punti critici.
Sanremo 2025 bilancio, la fretta di Carlo Conti
Nessuno (o quasi) ci avrebbe scommesso, ma alla fine Carlo Conti è riuscito a reggere il confronto con Amadeus. Nonostante non si siano toccati, nella finale, i record di share della scorsa edizione, il Festival di Sanremo 2025 ha chiuso con dati Auditel superiori a quelli di dodici mesi fa. Le cinque serate hanno convinto una media poco superiore ai 12 milioni di telespettatori, con il 66,38% di share. Nel 2024, la kermesse (senza Total Audience) aveva intrattenuto 11 milioni e 423 mila persone con il 65,44%.
Detto questo, la manifestazione canora di Carlo Conti ha avuto un grandissimo difetto: la fretta. Sin dal primo appuntamento, il Direttore artistico è andato a velocità doppia, senza dare il tempo né agli artisti né ai co-conduttori di esprimersi come meglio credevano. Esemplare il rimprovero ad Elettra Lamborghini, “colpevole” di leggere il lancio di un brano troppo lentamente.
Tutto ciò ha un po’ tolto il piacere di assistere ad un manifestazione canora, improvvisamente trasformata in una maratona. Senza dubbio, i brani erano tanti e c’era il rischio di finire a notte fonda. Sarebbe bastato sfoltire il cast di Big, soprattutto perché non tutti i brani sono tutt’altro che imperdibili.
Date il Festival a Geppi Cucciari
Per ciò concerne il cast di co-conduttori, Carlo Conti ha il grande merito di aver eliminato, da Sanremo 2025, i monologhi, che appesantivano inutilmente le varie serate. L’idea di essere affiancato da co-conduttori sempre diversi ha del potenziale, ma è necessario dare loro il giusto spazio. In caso contrario, è meglio scegliere due co-conduttori validi e tenerli per tutta la durata della kermesse.
A tal proposito, a Sanremo 2025 è andata in scena la consacrazione definitiva di Geppi Cucciari. La conduttrice è stata una delle poche ad aver aggiunto un po’ di brio al Festival, rimanendo sé stessa pur adattandosi al contesto, sfoggiando battute mai banali, sagaci e, soprattutto, sempre divertenti ed azzeccate. La Rai dovrebbe darle maggiore spazio, magari nella rete ammiraglia, dove potrebbe farsi apprezzare da una platea più consistente. In attesa di nuovi (e meritatissimi) progetti, Carlo Conti dovrebbe prendere in seria considerazione l’idea di scegliere Cucciari come compagna di viaggio fissa per Sanremo 2026.
Sanremo 2025 bilancio, manca lo spettacolo
Infine, nel bilancio di Sanremo 2025 pesa, inevitabilmente, la mancanza di momenti di intrattenimento. Escludendo pochissime eccezioni (fra cui la bella esibizione di Jovanotti all’esterno dell’Ariston), al Festival è mancato lo spettacolo a 360° gradi. Non tutti gli ospiti coinvolti sono stati interessanti e quelli più attesi non si sono dimostrati all’altezza, con tutto il rispetto per i Duran Duran. Insomma, Carlo Conti, per il futuro, dovrebbe cercare di realizzare uno show a tutto tondo, cercando di scacciare la nemica n°1 del Festival appena conclusa: la noia.