Certo non è semplice accettare di essere messi alla porta dopo aver trascorso anni in un programma. Ma questa è la realtà: cambiano i direttori, passano le mode, i conduttori vengono allontanati, poi ripresi o posizionati altrove. Succede in tv e anche nei giornali. Succede ovunque.
Tra gli esclusi e i rimasti a la Domenica Sportiva si è giocato un incontro infuocato, alimentato da rancore e astio che ha messo da parte la correttezza e il rispetto per l’avversario, valori indispensabili nello sport.
{module Google richiamo interno} L’unica esclusa è proprio la deontologia professionale e, dispiace dirlo, si è giunti a livelli di insostenibile grossolanità. L’incontro si è svolto nello stadio più grande e frequentato: quello dei social network nel quale il popolo del web ha assistito e preso parte alla disputa, con commenti, riflessioni, osservazioni di differente valenza.
Lo sport ha bisogno di esempi positivi, deve farsi portavoce di messaggi di sana competizione, sia sui campi da gioco che in tv. I programmi sportivi dovrebbero essere esenti da risse e discussioni sopra le righe. Invece, troppo spesso, ci si trova di fronte una realtà degenerata che si ispira ai troppi talk show ineleganti e rissosi presenti in video.
In questo contesto apprendiamo con sollievo che la neo conduttrice della Domenica Sportiva Sabrina Gandolfi, oggi a Miracolo Italiano, il programma di Rai Radio2 condotto da Fabio Canino e Lalaura, non ha voluto più replicare alle critiche ricevute in questi giorni da Paola Ferrari.
“Non ho fatto dichiarazioni e continuo così”, ha detto. Speriamo davvero che queste polemiche possano rientrare. Mai avrebbero dovuto esserci. Non entriamo nel merito della prima prova di conduttrice di Sabrina Gandolfi a La Domenica Sportiva. Vogliamo solo ribadire la necessità di un passo indietro. Con quale coraggio ci si può permettere di condannare scontri tra tifosi di vari schieramenti se non si dà per primi il buon esempio della ragionevolezza, del rispetto per l’avversario e della correttezza?
La tv è già divenuta una piazza litigiosa e insostenibile. Diano un esempio positivo i professionisti del piccolo schermo e incitino gli spettatori alla solidarietà, non all’insulto.