Marracash conduce e, da buon padrone di casa, invita il pubblico a far “casino” e a sostenere i concorrenti, mentre i quattro giudici (Ensi, Paola Zukar, Max Pezzali e Morgan) attendono in sordina di rivelarci le loro impressioni. Anche questa settimana abbiamo analizzato le sfide e assegnato i nostri voti ai freestyler saliti sul ring (e a chi poi li ha giudicati).
PRIMA SFIDA: Nazo VS Nerone
Nazo, campano di Torre Annunziata, si dice “emozionato ma deciso”, e rivela che le sue carte vincenti sono “aggressività, metrica e tecnica”. Nerone, Milanese, punta forte su “calma, concentrazione ed autoironia”. Nella prima manche è toccato loro improvvisare, in base al tema suggerito da alcune immagini trasmesse su di uno schermo in studio. Nazo impiega un po’ di tempo a capire cosa fosse la prima (un carcere), ma recupera nella seconda parte, quando in video c’è una discarica (“Napoli è Pino Daniele, non monnezza!”). Nerone deve anche lui confrontarsi con temi scottanti: lo sfruttamento del lavoro minorile prima, e l’omosessualità femminile, rappresentata da un appassionato bacio tra due ragazze. Perde il ritmo un paio di volte, rallentando, ma nel complesso anche lui si difende bene. La seconda manche è un botta e risposta sempre su due immagini: un laureato e la Costa Concordia. Nazo va un po’ troppo fuori contesto, forse cercando il virtuosismo, L’autoironia di Nerone è invece piacevole, ed il suo stile più diretto arriva meglio.
Per i giudici la sfida si chiude in parità. In base al verdetto del pubblico, con uno scarto minimo, Nerone si aggiudica la sfida.
I nostri voti: Nerone 7/8, Nazo 7,5
SECONDA SFIDA: Fred De Palma VS Mouri
Fred è una vecchia conoscenza di Spit, avendo partecipato all’edizione dello scorso anno. Mouri, invece, è abituato a rappare in terra pugliese, e lo fa col classico stile meridionale, ricco di contaminazioni provenienti anche da altri generi musicali. La sfida si apre coi contendenti che pescano due magliette a caso da un bidone messo al centro dell’arena: in base ai personaggi raffigurati su di queste, dovranno darsi battaglia con un botta e risposta della durata di 4/4 per battuta. A Fred De Palma capitano Steve Jobs e Muhammad Alì, mentre Mouri pesca Nicole Minetti e Fabrizio Corona. Forse svantaggiato dai soggetti sui quali avrebbe dovuto improvvisare (quelli dell’avversario), Mouri non riesce sempre a restare in tema, mentre Fred riesce ad essere decisamente più incisivo, sottolineando la difficoltà del rivale che tergiversa (“guarda che son 4/4, non quattro quarti d’ora!”).
Ancora una volta, per i giudici, la sfida termina pari. Il pubblico, chiamato ad esprimere la propria preferenza, promuove Fred De Palma
I nostri voti: Fred De Palma 8,5, Mouri 6/7
FINALE: Fred De Palma VS Nerone
I due ragazzi che arrivano in finale si conoscono e sono amici. Ma Marracash ricorda loro di dare tutto: “Vi voglio inc…!” li carica. Fred replica sorridendo: “Ma ci vogliamo bene!”. Quando la sfida inizia, però, pare prevalere il suggerimento dato dal conduttore. La prima parte della sfida consiste in un minuto di freestyle senza possibilità di replica da parte dell’avversario, e Nerone va giù pesante, azzeccando rime e continuando a puntare forte sull’autoironia. Fred, in questa contesa, ha meno ritmo e ci pare in lieve difficoltà, anche se sa regalare ottime trovate. Ma il bello deve ancora venire: nella seconda manche, che prevede il botta e risposta, i due danno vita ad una battaglia epica, condotta sul filo delle battute dell’uno e dell’altro. Nessuno perde un colpo. Ad esempio, al “sei così solo che mangi solo abbracci!” di Nerone, Fred replica con “ti sei preso l’herpes con un bacio Perugina!”.
Il “balletto” tra i due, come lo ha definito Morgan, si conclude però ancora in parità. È quindi il pubblico a dover scegliere e, per un non nulla, Fred De Palma conquista il diritto di approdare in finale.
I nostri voti: Fred De Palma 8, Nerone 8,5
Vediamo ora come se la sono cavata i giudici:
Ensi, voto 7: le motivazioni che adduce per giustificare le sue scelte sono sempre puntuali, e fa delle ottime analisi metriche e stilistiche. Si vede che è del mestiere. Le sue valutazioni, però, ci sembrano più di ordine tecnico che non estetico, e tende a premiare chi osa di più, anche a scapito dell’essere o meno brillante
Paola Zukar, voto 6: anche le sue analisi sono puntuali, ma ci saremmo aspettati maggiore coraggio da parte sua…
Max Pezzali, voto 6–: si ha l’impressione che stia lì un po’ per caso. A lui tocca il ruolo di uomo della strada, di quello che ragiona più che altro con la pancia. La nemesi di Emsi, insomma.
Morgan, voto 6,5: continua a soffrire un po’ di protagonismo, ma dopo la mezza lavata di capo ricevuta da Ensi la scorsa settimana, cerca di fornire il suo apporto al programma facendo leva sulle proprie (indiscutibili) competenze.