Team Cocciante
Mattia Lever, brano: “Adesso Tu” di Eros Ramazzotti. “Devi rubare questa canzone come se fosse la tua”, gli ha suggerito Cocciante durante le prove. Il ragazzetto stavolta si è difeso più che bene; soprattutto a livello tecnico, l’esecuzione è stata impeccabile, e non abbiamo ravvisato le solite piccole sbavature alle quali ci ha abituati. Gli manca ancora l’esperienza per poter interpretare al meglio canzoni che parlano di vita vissuta, come questa, ma i suoi miglioramenti sono stati notevolissimi. Siamo certi che farà molto parlare di sé, in futuro. Intanto Cocciante, lo porta con sé alla penultima puntata
Voto: 8,5
Lorenzo Campani, brano “C’è chi dice no” di Vasco Rossi. Lorenzo ha una voce straordinaria, ma Riccardo gli chiede di essere meno debordante. Lorenzo ha messo in gioco tutta la sua esperienza e la sua professionalità, nell’interpretare questa canzone, facendo leva anche sulla teatralità che lo contraddistingue. Ne è venuta fuori una prova intensa, ed estremamente credibile, che arriva dritta al bersaglio. Ha cantato quando c’era da cantare, e “urlato” quando bisognava tirare fuori il diniego espresso dal testo di Vasco. È un vero peccato che sia stato eliminato.
Voto: 9
Elhaida Dani, brano: “Adagio” di Lara Fabian. La sua tecnica non si discute, ma Cocciante da lei pretende che riesca a far venire a galla l’anima della canzone. Durante la sua esibizione, il pubblico in sala a stento trattiene gli applausi. Un brivido ad ogni nota, davvero sconvolgente la bravura di questa giovanissima artista. Alla fine della prova, sono tutti in piedi a tributarle una meritatissima standing ovation, e lei si commuove. Si è saputa calare nel pezzo in una maniera fantastica, trasmettendo emozioni profondissime. Tra l’altro, la canzone in questione era di una difficoltà sconvolgente. “Pazzesca”, la definisce la Carrà. E non possiamo che essere d’accordo. Anche il pubblico da casa non ha avuto dubbi, e non poteva essere altrimenti. La voce di Elhaida davvero non conosce confini.
Voto: 10 e Lode
Riccardo Cocciante, voto 7-: È vero, stasera Mattia ha dimostrato di aver fatto grandi progressi sotto tutti i punti di vista, ma per Lorenzo questa poteva essere l’ultima chance, e secondo noi, vista l’esperienza e la maturità di Campani, avrebbe potuto di certo offrire qualcosa in più al momento di sfoggiare il proprio inedito. Per il resto, si diverte a mettere alla prova Elhaida assegnandole canzoni improponibili per i comuni mortali.
Team Carrà
Manuel Foresta, brano: “Mad about You” degli Hooverphonic. Parte adagio, come gli ha suggerito Raffaella, cercando di essere un po’ misterioso, e contenere il suo vocione profondo. Poi cambia passo, aggiungendo il blues al mistero. Sempre padrone del palcoscenico, sarà imbranato lontano dai riflettori, ma sotto le luci si trasforma. Poi, risulta essere naturalmente simpatico e, come evidenziato anche da Piero Pelù, ha una delle voci più originali tra quelle ascoltate a The Voice. E Raffaella, dopo averlo un po’ bistrattato in passato, giustamente lo promuove preferendolo a Lucas.
Voto: 8,5
Veronica De Simone, brano: “Mnuetto” di Franco Califano, portata al successo da Mia Martini. Prova così così, quella di Veronica, ma per quanti hanno impressa nella memoria l’insuperata interpretazione di Mimì, il paragone è impietoso. La biondina difetta di personalità, ed un paio di volte, sbaglia anche tono. Per riuscire ad eseguire al meglio un pezzo del genere, bisogna possedere qualcosa che, a nostro avviso, Veronica non possiede. In sintesi, ha dato prova anche di essere poco versatile. Però, al pubblico lei piace. Chissà quanti di quelli che l’hanno votata comprerebbero un suo CD…
Voto: 6-
Emanuele Lucas, brano: “Vieni da me” de Le Vibrazioni. Emanuele non ha una voce strepitosa, se paragonato agli altri, ma è bravo a giocarsi le proprie carte. Ha offerto un’interpretazione molto personale ed interessante. Consapevole dei propri mezzi, non cerca di strafare, ma resta fedele a se stesso, e questo è apprezzabile. Sicuramente, la sua gestualità lo aiuta a di destreggiarsi sulla scena più di quanto non gli permetta di fare la sua voce. Abbandona The Voice, paradossalmente, dopo una delle sue migliori performance.
Voto: 6/7
Raffaella Carra, voto 8: stavolta, messa alle strette, ha operato la scelta più giusta e razionale. Saremo sinceri: arrivati a questo punto pensavamo che Emanuele Lucas avrebbe superato il turno, a prescindere dalla sua prestazione. Invece Raffaella, salvata Veronica da Televoto, ha finalmente scelto di puntare sul migliore dei suoi. Finalmente.
Team Noemi
Giuseppe Scianna, brano: “La donna cannone” di Francesco De Gregori. Una canzone colma di amarezza e solitudine, tra le più belle della storia del pop italiano. Giuseppe è da subito dentro al pezzo, e rende benissimo l’atmosfera giusta. Angoscia, rassegnazione e un velo di malinconia lo accompagnano fino al momento del ritornello, quando esplode, in tutto il suo fragore, la speranza. Tecnicamente, non è sempre impeccabile, ma poco importa. Una prova bella e intensa, con la quale questo ragazzo ha saputo dimostrare, una volta di più, che in certi casi la tecnica deve inchinarsi al cuore. Ed anche Noemi lo capisce, promuovendo il ragazzo.
Voto: 8
Diana Winter, brano: “I wish” di Stevie Wonder. La canzone è, effettivamente, “una figata”, come l’ha definita la concorrente stessa. E lei è brava a suonare la chitarra. Però la grande energia ed il trasporto che il pezzo dovrebbero trasmettere, non ce li fa arrivare esattamente come si deve; nonostante tutto, la prova di stasera è stata una delle migliori offerte da Diana nel corso della sua esperienza a The Voice.
Voto: 6/7
Silvia Capasso, brano: “Empire states of mind” di Alicia Keys. Silvia, come si era intuito dalle sue precedenti esibizioni, riesce a dare il meglio di sé quando canta in inglese. Indovina perfettamente l’interpretazione da dare di questa canzone, che parla di sogni da inseguire e da realizzare mettendocela tutta, tra i mille ostacoli che può frapporre il destino. Stasera sì, che abbiamo riascoltato la Silvia Capasso che ci aveva stregati cantando Try. Il televoto, infatti, la premia. Molto brava anche dal punto di vista tecnico, non commette alcuna sbavatura evidente e dimostra di avere un ottimo controllo.
Voto: 8,5
Noemi, voto 8: con lei siamo stati molto severi, criticandone le scelte. Stasera non ha praticamente avuto alcuna esitazione nel salvare Giuseppe, e non poteva essere altrimenti. Bella poi l’idea di accompagnare le performance di tutti e tre i suoi ragazzi
Team Pelù
Francesco Guasti, brano: “Da ya think I’m sexy?” di Rod Stewart. Francesco “aggredisce” da subito il brano, trasportandoci all’interno del suo mondo nel quale, anche se piuttosto che sexy si sente “un tipo”, il rock è la lingua nazionale. È incredibile quanta energia riesca a sprigionare quest’uomo così minuto! Una prova esaltante, resa ancora più accattivante dalla voce particolarissima del Guasti e dalla sua grande capacità di trascinare il pubblico. Senza dubbio, lui è nato per cantare Rock. E Piero, che lo sa, lo vuole con sè.
Voto: 9
Timothy Cavicchini, brano: “A che ora è la fine del mondo” di Luciano Ligabue, sull’arrangiamento originale dei R.E.M.. Anche Timothy, come Francesco, è andato dritto al sodo. Qualche problemino col testo in avvio, ma ha saputo recuperare subito. Anche lui ha la capacità straordinaria di riuscire ad infiammare la platea, grazie alla sua grinta ed ad una presenza scenica esuberante. Vocalmente, poi, anche lui ha una timbrica tremendamente Rock. Ha reso benissimo il pezzo, mettendoci molto del suo. E il pubblico da casa, vota per lui.
Voto: 8,5
Cristina Balestriere, brano: “Tainted Love” di Gloria Jones. Cristina è stata davvero bravissima, sia tecnicamente che per come ha saputo muoversi sulla scena. Molto espressiva, e assolutamente padrona dei propri mezzi, la sua esibizione ha confermato che il lavoro svolto da Pelù coi suoi ragazzi sia stato eccezionale. Migliorata in maniera esponenziale rispetto alle sue prime apparizioni. Se proprio vogliamo essere pignoli, ha preso lievemente sopra tono la seconda strofa dopo il refrain, non arrivando benissimo con l’acuto… Ma è un peccato veniale.
Voto: 8,5
Piero Pelù, voto 9: Il lavoro svolto fino ad ora è stato assolutamente straordinario: i progressi fatti dai ragazzi che ha seguito lasciano esterrefatti. Inoltre, dietro alle sue scelte ci sono sempre motivazioni ben solide, sia quando assegna i pezzi che nel momento di dover scegliere su chi puntare fino in fondo. Cristina è bravissima, ma Francesco può davvero avere un futuro e giocarsela in finale.