Il padrone di casa Marracash, spiega che la formula della finalissima è leggermente diversa rispetto alle altre puntate: per tutti i concorrenti, la scaletta è fissa e prevede un minuto di freestyle senza contraddittorio su di un tema assegnato da uno dei giudici, ed un minuto e mezzo di botta e risposta con l’altro sfidante. Il voto dei giurati è segreto, e solo dopo che i tre rapper si saranno incrociati si saprà chi dovrà farsi da parte per lasciare la scena ai due che si sfideranno per la vittoria finale.
PRIMA SFIDA: Fred De Palma vs Nitro
Il tema assegnato da Paola Zukar è “libertà di espressione o correttezza, nel rap?”. Nitro, nonostante sia molto bravo a seguire il beat e a trovare rime non banali, non ci è parso molto nel tema, decantando se stesso, più che altro, in una sorta di autobiografia. Fred si va ad impelagare in un impossibile quanto inascoltabile gioco di parole sulla parola “micro”, ma è più fedele alla traccia. Durante il faccia a faccia, la tendenza si ripete; Nitro è molto più piacevole da ascoltare, e ci piace il modo in cui incalza l’avversario, guardandolo dritto negli occhi; ma va un po’ troppo “a braccio”. De Palma è meno incisivo, ma si comporta meglio che durante l’assolo.
Voti: 7,5 Nitro, 7+ Fred De Palma
SECONDA SFIDA: Nitro vs Shade
Morgan dice ai duellanti “fingete di essere dei Ministri!”; Nitro decide di calarsi nei panni del Ministro dei Beni Culturali, mentre Shade decide di impersonare Silvio Berlusconi. Morgan non avanza alcuna obiezione, seppure al momento il Cavaliere non ricopre alcuna carica istituzionale. Nel minuto in solitaria Nitro dimostra, al solito, le sue doti. Non proprio memorabile, però, la pletora di doppi sensi che attribuisce al termine “culturale”. Shade, innegabilmente avvantaggiato dalla scelta del soggetto, sgancia una serie di “bombe” populiste che neppure in piena campagna elettorale. Il pubblico sembra gradire, però, e anche noi troviamo interessanti alcune battute (come quella sul “Movimento 5 Sberle”). L’aver scelto un bersaglio facile, favorisce Shade anche nel botta e risposta. Ciò nonostante, Niro si difende egregiamente.
Voti: 7 Nitro, 7,5 Shade
TERZA SFIDA: Fred De Palma vs Shade
Max Pezzali dopo tematiche, a suo dire, “troppo impegnate”, vuole tornare al Rap “ignorante”, e chiede ai due di dare il peggio di loro stessi parlando di motori. Shade parte fortissimo, e nel suo minuto riesce ad infiammare il pubblico con un ritmo sciolto e rime micidiali. Fred De Palma non se la cava male, ma dopo una buona partenza, si perde nel finale. Il faccia a faccia è però, a nostro avviso, appannaggio di Fred, che soprattutto in apertura mette sotto l’avversario, ribattendo prontamente ad ogni sua replica. Anche in base a quanto chiesto da Max Pezzali, poi, De Palma è stato certamente il più “ignorante” tra i due.
Voti: 8 Fred De Palma, 7/8 Shade
A questo punto, Marracash legge il verdetto della giuria, chiamata ad esprimersi su chi dei tre debba lasciare la contesa. Un po’ a sorpresa, secondo noi, è Fred De Palma a dover cedere il passo. Si arriva così allo scontro decisivo tra Nitro e Shade. Nessun tema stavolta, puro freestyle.
FINALISSIMA: Nitro vs Shade
Shade, ha il vantaggio di aver duellato senza interruzione, ed è più “caldo” rispetto a Nitro, che è stato fermo un turno. La differenza la si vede soprattutto nel minuto in singolo, dove il rapper di Torino sciorina una serie di chicche che portano il pubblico dalla sua parte. Nitro non se la cava male, ma è meno gagliardo del solito, in questa fase. Lo scontro vero e proprio si gioca invece senza beat: freestyle “a cappella”, nel quale i contendenti danno sfoggio a tutto il loro estro; dopo un avvio soft, i due iniziano a tirare in ballo fidanzate varie ed eventuali, virando su tematiche più “hot”. Il pubblico si diverte, così come i giudici e Marracash. Grande spettacolo.
Voti: 8 Nitro, 8 Shade.
Chiamati a designare il vincitore, i giurati si dividono: Morgan e Paola votano per Nitro, mentre Ensi e Max sono per Shade. Bisogna allora rimettersi al verdetto della “Vox Populi”; in maniera abbastanza inequivocabile, è allora Shade il vincitore. Il rapper piemontese si aggiudica così il titolo di campione di questa seconda edizione di Spit, ed il premio di 5000 euro.
Prima di chiudere, al campione viene concesso di esibirsi ancora una volta. Bel gesto da parte di Shade che sceglie di ricordare tutti i concorrenti incontrati quest’anno al tempo di 4/4.
VOTI AI GIUDICI
Ensi, voto 8: assieme a Paola Zukar doveva essere lui il vero esperto del settore, e rispetta le attese. Preciso, sicuro, mostra sempre una preferenza per gli artisti che osano maggiormente, rispetto a quelli più d’impatto.
Paola Zukar, voto 7: come e più di Ensi, porta la sua esperienza a Spit. Da lei ci saremmo aspettati, in determinate circostanze, maggiore decisione. Ma ha svolto bene il suo compito.
Max Pezzali, voto 6,5: il buon Max non sempre ci ha trovati d’accordo, ma l’abbiamo visto divertirsi come un bambino. Il ritorno al rap “ignorante” è stata la chicca che ci ha voluto regalare per l’ultima serata.
Morgan, voto 7–: dopo aver peccato di protagonismo, ha saputo rimettersi in riga, dando il suo apporto al programma. In finale, fa un po’ di confusione relativamente alle alte cariche dello Stato: va bene che la politica è nel caos, ma il “Ministro Presidente del Consiglio” ci pare un po’ eccessivo…