Ed eccoci, allora, proiettati, nel passato con Orietta Berti definita “l’usignolo del festival” e un Tony Dallara d’annata che ha riproposto la sua evergreen Tu sei romantica.
La prima parte, con ospite anche Renzo Arbore, è stata incentrata sulla santificazione musicale di Orietta Berti. Tra l’altro la cantante è oramai onnipresente su piccolo schermo da quando è stata “sdoganata da Fabio Fazio. La Parodi senior ne ha mostrato le principali esibizioni sanremesi, compresa “Io, tu e le rose”, ovvero il motivo interpretato al festival del 1967. Quella canzone, all’epoca, fu motivo di aspre polemiche: nel biglietto lasciato da Luigi Tenco prima di uccidersi, c’era infatti scritto: “faccio questo gesto (il suicidio) per protestare contro una giuria che esclude Ciao amore ciao e manda in finale Io tu e le rose“. Il tempo ha fatto dimenticare questi particolari. Ma non dimentichiamo che la Berti è l’espressione della più spiccata nazional- popolarità disimpegnata e ultra- leggera. In studio a discutere dei Sanremo del passato Paolo Conticini e Anna Pettinelli, presenze che non hanno apportato alcun contributo positivo all’economia dello show.
Inutili anche gli interventi di Francesco Facchinetti che si è limitato a parlare del padre, tra i Big di Sanremo 2018 insieme a Riccardo Fogli.
La prima parte del contenitore ha offerto qualche spunto di interesse con la presenza di Renzo Arbore. Lo show man, grazie alle atmosfere goliardiche dei suoi programmi, riesce sempre e comunque ad inserire, nei suoi interventi, un distillato di sana e curiosa intelligenza, mai volgare. E Cristina Parodi non si è fatta sfuggire l’occasione di trattenere Arbore il più possibile, consapevole di poter catturare l’interesse di un pubblico, attualmente orfano di Domenica live.
Ma nonostante l’assenza della spietata concorrenza, il nostro monitoraggio del contenitore festivo di Rai1 non segnala alcun miglioramento. Non esiste un filo conduttore e l’apertura delle varie pagine, di spettacolo, di cronaca, di interviste, segue sempre e comunque, lo schema di La vita in diretta.
E, proprio perchè Cristina Parodi non riesce ad imbroccare una strada diversa, ecco arrivare in studio anche Marco Liorni suo partner nelle ultime edizioni di La vita in diretta.
Rispetto alla scorsa settimana si è notato il tentativo di imprimere una maggiore sobrietà alle varie fasi del contenitore. Ma fin a quando non vengono delineati uno schema ed una coralità di intenti, sarà difficile conquistare dignità.
Non basta relegare Benedetta Parodi a pochi minuti di intervento cogliendola con le mani in pasta e trasformandola in una sorta di Cenerentola ai fornelli.
Non basta essersi liberati dell’inutile zavorra delle prime puntate.
Infine: qualcuno dica a Leonardo Fiaschi di creare battute più intelligenti. La banalità di quelle che abbiamo sentito oggi era davvero imbarazzante.Un esempio? chi conduce lo spettacolo di Capodanno a Bali? Nicola di Bali…