Nuova presenza di pochi minuti (superflua nell’economia della trasmissione) per Benedetta Parodi. Giusto il tempo di un’intervista veloce a Carmen Russo (nella sua cucina) e la realizzazione di una ricetta. Dopo settimane di voci sul suo possibile addio, lei continua a non abbandonare il programma. Ma se vuole rimanere, forse sarebbe meglio provare a fare un deciso salto di qualità. Continuare così non fa bene a nessuno.
Tornando allo show, nella prima parte sono stati ripresentati vecchi successi e protagonisti delle passate edizioni del Festival. Tra filmati delle Teche Rai ed esibizioni dal vivo, si è parlato di Milva, Celentano e Don Backy. Ma anche di Elio e le Storie Tese, Marco Masini, Drupi e dell’immancabile Mia Martini. Poi spazio a Lorenzo Baglioni ed Eva Pevarello, due delle Nuove Proposte di Sanremo 2018.
Cristiana Parodi ha rispolverato l’ormai famosa “Squadra Sanremo” formata, tra gli altri, da Marino Bartoletti, Claudio Lippi e Alba Parietti. Non un’idea originale, per usare un eufemismo. Un copione che, di fatto, si ripete identico ogni anno. Urgono nuove idee o si finirà per “bruciare” pure Sanremo. Il lato positivo è che è stata una finestra comunque godibile e non abbiamo visto copiare spudoratamente la concorrenza per portare a termine la scaletta.
L’unico momento in cui c’è stato il rischio di ritrovarsi in una trasmissione a metà strada tra La Vita in Diretta e Domenica Live è stata l’intervista ad Eva Robin’s sul suo essere transegender. C’è da dire, però, che la Parodi è riuscita a portarla a termine senza cadere nella trappola.
Insieme alla mancanza di idee, uno dei problemi è che Cristina Parodi non sembra avere la sicurezza di poter prendere davvero in mano Domenica In. Anche nell’intervista a Piero Angela – un personaggio dalla caratura indiscutibile – si è limitata a fare poche domande leggere, senza dare l’impressione di andare così a fondo. Nel momento in cui Angela ha confessato di aver mai visto un Sanremo – una delle cose più rilevanti dell’intervista – lei non si è dimostrata pronta a cogliere il momento. Con Piero Angela di fronte, si sarebbe potuto osare di più.
Il programma, in generale, continua ad aver bisogno di un perno su cui fondare una trasmissione degna della domenica pomeriggio di Rai1. La Domenica In attuale si dimostra spesso senza la personalità necessaria e, per questo, in balia degli eventi e della concorrenza.
Bisogna riconoscere che i successi in termini di ascolti dei concorrenti non rispecchiano certo chissà quale qualità dello spettacolo. Il quadro, dunque, è fatto anche di elementi che vanno oltre.
Rimane, però, l’esigenza di rimettere tutto in discussione per salvare il salvabile. Servono prove di grande professionalità da parte degli autori, e soprattutto delle sorelle Parodi.
Nello show di oggi abbiamo visto dei piccoli miglioramenti – forse grazie anche all’argomento Sanremo – ma rimane la sensazione di fondo di un programma che procede a vista. Il rischio concreto è quello di un naufragio rovinoso.