La prima sorpresa dinanzi alla quale ci siamo trovati è stata davvero singolare: sappiamo che i canali generalisti, dopo aver trasmesso tutta la giornata repliche di fiction, filmetti sentimentali passati infinite volte in video, giochini, amarcord di ogni tipo, concedono, finalmente, spazi notturni a proposte più interessanti e persino alla cultura. Invece, i canali free del digitale terrestre, sembrano procedere in maniera completamente opposta.
Un esempio è fornito da Iris, canale 22 del digitale terrestre free che, tradizionalmente, offre durante la programmazione giornaliera, pellicole di qualità e spessore. Ma, al calar delle tenebre, qualcosa cambia. Ad esempio, l’altra notte, sbirciando con il telecomando, tra l’una e le due, abbiamo trovato in onda quei filmetti scollacciati anni ’70, etichettati come B Movie che, invece, da qualche anno, godono di una rivalutazione postuma. Una giovanissima Edwige Fenech, insieme ad altri attori dell’epoca, ha fatto rivivere tutti gli stereotipi cinematografici di quegli anni, a metà strada tra la commedia erotico-sentimentale e il trash. Nella vasta gamma delle pellicole ultra quarantennali, abbiamo ritrovato attori come Paolo Villaggio, Lino Banfi, impegnati in ruoli estremamente banali quasi risibili, rispetto alla dignità professionale acquisita successivamente. Quando le donne avevano la coda, è uno dei filmetti che, nascosto nelle tenebre dei palinsesti notturni, Iris ha mandato in onda. Protagonisti di una sceneggiatura da giardini per l’infanzia (con tutto il rispetto per i giardini infantili) Giuliano Gemma e Senta Berger doppiati da Giancarlo Giannini e Mariangela Melato. Ovvero futuri mostri sacri della recitazione.
Più “compassato” Rai Movie, canale 24 free del digitale terrestre di Viale Mazzini dedicato al cinema. La notte scorre tra western di seconda categoria che non hanno mai fatto impazzire nessun critico cinematografico e pellicole drammatiche ma egualmente di basso spessore artistico. Rai4, invece, spinge sul thriller anche dopo mezzanotte. Nella notte scorsa, ad esempio, ha mandato in onda “Con gli occhi dell’assassino” e subito dopo ha concesso una pausa alla suspense con Deadly water.
Puntare il telecomando su Rai5 (canale 23) anche di sabato notte, significa constatare, invece, che il filone culturale a cui il canale è ispirato, continua e si fa più ricco di proposte anche durante la notte. Ad esempio, ieri notte, il canale ha mandato di nuovo in onda Idomeneo, l’opera lica di Mozart, per la gioia dei nottambuli appassionati del genere.
Rai Premium, invece, (canale 25) è tradizionalmente, il contenitore di fiction e serie made in Italy andate in onda sulle reti Rai. E si allinea al trend delle tv generaliste, ovvero concedere alla notte appuntamenti più interessanti. Infatti, durante il giorno, passa di tutto sugli schermi, comprese le fiction che non hanno avuto successo quando sono state trasmesse. Di notte, dopo le 23, c’è la possibilità di trovare qualche serie di maggior spessore. Sabato notte, ad esempio, abbiamo rivisto, con piacere, Trenta righe per un delitto, serie di molti anni fa con Luca Barbareschi nel ruolo di un giornalista investigatore.
Amore a profusione, sentimenti e passioni caratterizzano durantre le 24 ore La5, canale 30 del digitale terrestre. Thriller e genere crime, invece, sono alla base del nuovo canale Top crime (tasto 39 del telecomando). Notte e giorno, le pellicole si susseguono senza soluzione di continuità.
Amarcord e nostalgia, sia nel settore della fiction che dell’intrattenimento, sono gli ingredienti principali di Mediaset Extra, canale 34 del digitale terrestre. Qui il telespettatore nottambulo dopo l’una di notte, di sabato scorso, ha potuto persino rivedere un giovane Paolo Bonolis impegnato nel gioco Tira e molla, andato in onda, anni e anni fa, su Canale 5. Vestigia di un passato, spesso non all’altezza della metamorfosi effettuata, nel corso della carriera, dai conduttori. In questo senso Mediaset Extra, porta allo scoperto gli scheletri negli armadi di quelli che sono oggi personaggi affermati all’apice della gloria televisiva che hanno dimenticato i loro esordi. Un bagno di umiltà, un ritorno alle origini, insomma che non fa certo male, ma dinanzi al quale, troppo spesso si rimane indifferenti.
E per adesso la prima tappa del nostro viaggio alla scoperta dei palinsersti notturni si coinclude.