Tre appuntamenti di notevole spessore che hanno come filo conduttore l’ironia, ma che si differenziano per l’ottica attraverso la quale i fatti del giorno vengono affrontati e commentati.La coppia Dose-Presta, collaudata e amata dagli ascoltatori, è perfetta per le onde herziane, i pochi tentativi di trasferimento in tv, alcuni anni fa, non hanno conservato la magia radiofonica. La caratteristica del loro umorismo è la capacità di minimizzare le grandi tematiche internazionali trasformandole da una visione elitaria e nobile ad una in cui riesce ad essere protagonista anche l’uomo comune. Il coinvolgimento del pubblico da casa e in studio è fondamentale per la riuscita di gag e sketch. Dose e Presta se ne servono come spalle più o meno inconsapevoli per catturare ascoltatori “addict” di un programma cult che propone sempre nuovi e improbabili personaggi con il potere di intervenire nella quotidianeità degli ascoltatori. Qualche esempio? I fratelli Cannone, l’angelo Ukulele e altri.
Alle dieci cambio della guardia. Arriva Piero Chiambretti con Chiambretti ore dieci, sottotitolo solo per numeri dieci. Un’ora di pura trasgresione con interviste e occhiate pungenti sulla quotidianeità e le cronache di tutti i colori, dalla rosa alla bianca alla nera. Chiambretti scava nell’inconscio dei personaggi che intervista,cercando di farne venir fuori l’altra faccia, quella nascosta al grande pubblico. Fa domande imbarazzanti ma chiare e precise, insiste, è fastidioso come una zanzara, trasgressivo e sornione. Soprattutto quando mette a confronto le dichiarazioni di oggi con quelle del passato più remoto e dimenticato del personaggio di turno, smascherandone le incongruenze. Ricorda, sotto questi aspetti, i suoi travolgenti esordi, da “prove tecniche di trasmisione” a “Il portalettere“. Decisamente la Radio è un mezzo nel quale si trova a suo agio.
Infine, alle 11 è la volta di Supermax, con Max Giusti in libera uscita dalla prigione dei pacchi di Rai1. Con Giusti, che in tv è il padrone di casa di Affari tuoi, siamo in presenza di un appuntamento comico vero e proprio, molto nazional-popolare, o meglio regional-popolare. Infatti Max Giusti sviscera tutta la sua romanità in una serie di gag, battute e commenti dei fatti del giorno letti dai principali quotidiani. Caratteristica principale della sua comicità è la parodia di personaggi comuni, ognuno con specifiche caratteristiche mutuate sia dalla vita di tutti i giorni, sia dal piccolo schermo.Ma non disdegna l’imitazione di vip e forse una delle più riuscite è la sua interpretazione del regista spagnolo Pedro Almodovar. Giusti sa interagire con i suoi ospiti, musicali e non, che accoglie ogni giorno in studio dando spesso anche la sensazione di improvvisare. Al suo fianco Francesca Zanna nel ruolo classico della spalla. Tra le multiformi sfaccettature professionali del comico, il suo impegno garbato in SuperMax è sicuramente da non sottovalutare per la freschezza, talvolta quasi infantile, che sa comunicare al pubblico.