Mario Orfeo, Mario Giordano, Andrea Montanari, Ida Colucci, Luca Mazzà, Paolo Liguori, Clemente Mimun: chi più ne ha più ne metta. Sta di fatto che chi dirige un telegiornale oggi, domani potrebbe trovarsi a bordo campo e fuori dai giochi. Ci sono dinamiche infatti che fanno saltare lo status quo. Frutto della situazione politica o della necessità di ristrutturazione che le aziende hanno voglia (e necessità) di fare di tanto in tanto. E quel di tanto in tanto è diventato attualità in questi giorni a Mediaset.
Mario Giordano lascia il Tg4. Al suo posto Rosanna Ragusa che ottiene un riconoscimento prestigioso. Giordano poco tempo fa era stato sollevato dalla responsabilità editoriale dei programmi di approfondimento di Retequattro, e ora ottiene l’incarico di direttore Strategie e Sviluppo dell’informazione Mediaset. Un attestato di stima – secondo il dg Mauro Crippa – che conferma la fiducia nei confronti dell’ex Studio Aperto e adesso anche ex del Tg4.
Paolo Liguori diventa direttore editoriale con deleghe al TgCom, alle conduzioni dei tiggì e alla scuola di formazione dei giornalisti. In pratica Il Biscione cambia pelle e si va verso una ristrutturazione che prevede – escluso il Tg5 che continuerà a essere autonomo – l’accorpamento delle news in un’unica redazione che dipenderà da Crippa e dai superdirettori. Finiti i Mondiali di calcio – esclusiva Mediaset – toccherà alla redazione sportiva. Intanto per il momento si pensa al contratto di Pierluigi Pardo che verrà blindato.
In Rai invece si aspetta il nuovo governo. Cambierà il cda e cambieranno i direttori dei tiggì. Sempre se il dg Mario Orfeo sarà costretto a fare le valigie. Balla anche la poltrona del presidente Monica Maggioni. A seconda di chi politicamente vincerà il braccio di ferro, potrebbero trovare una poltronissima a Viale Mazzini Ferruccio de Bortoli, Carlo Freccero, Paolo Ruffini. Per la direzione del Tg1 in ballo ci sono Vincenzo Morgante, mattarelliano e garante delle istituzioni, il salviniano ex An Gennaro Sangiuliano e l’attuale direttore dell’Ansa, Luigi Contu. Per il Tg2 in lizza c’è il direttore del Messaggero, Virman Cusenza. Mentre per il Tg3 potrebbe vincere la corsa Mario Calabresi, il numero 1 di Repubblica. Un altro direttore che a Viale Mazzini spera di riconquistare il video è Gerardo Greco, attuale responsabile del Giornale Radio.
Direttori nella tormenta. Salta Giordano al Tg4. E in Rai tutti col fiato sospeso
5 Maggio 2018
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