Stiamo parlando de La Piscina, trasmissione a metà tra il varietà ed il talk show. Con la regia di Eros Macchi e scritto da Arnaldo Bagnasco, Luigi Albertelli, Piero Galeotti, Felice Rossello, Bruno Voglino e Toni Garrani, che permise alla sensuale conduttrice di intervistare ospiti, cantare, ballare e, addirittura, fare da spalla ai comici ospiti. Nonostante tutto ciò, come dicevamo, questa trasmissione non ottenne dei buoni ascolti, anche se Alba Parietti non era sola nell’arco della puntata. Intanto cominciamo col dire che lo studio era stato trasformato in un attico romano con piscina dove l’attore Oreste Lionello interpretava un vicino di casa alquanto invadente, impiccione, scomodo, ma anche simpatico. Ma altri due comici popolavano l’attico romano: il sardissimo Benito Urgu ( che poi vedremo ancora in televisione nei più recenti programmi di Carlo Conti) e Stefano Nosei. Ma c’erano anche l’ex Miss Italia, la bella Nadia Bengala e la simpatica attrice Carmela Vincenti. Monica Nannini in esterno si occupava ogni settimana delle mete turistiche, mare o montagna, più frequentate e delle stravaganze estive in voga in quell’anno. Divertenti candid camera erano curate da Alessandro Ippolito, un maestro in questo genere, sempre pronto a cogliere lati positivi, ma più negativi della gente presa a caso per strada.
La Piscina la ricorderemo essenzialmente per l’interpretazione molto provocante e sensuale di Alba Parietti della canzone Etienne, originariamente cantata da Guesh Patti, ma diventato poi un vero e proprio cavallo di battaglia per la soubrette piemontese. Si sperava negli ambienti Rai che facendo “traslocare” la Parietti da Telemontecarlo e affidandole una trasmissione del genere, avesse successo. Invece, nonostante La Piscina fosse ricca di personaggi, dove “super partes” c’era sempre la zampata sexy di Alba, non ci fu il gradimento del pubblico. Raitre, forse, non era ancora preparata ad avere nelle sue scuderie una showgirl così troppo sexy, troppo aggressiva, troppo di troppo, tanto che lo stesso Angelo Guglielmi, allora direttore di Raitre, si rese conto che una trasmissione del genere poteva avere un suo più che valido riscontro in un network commerciale, perché Raitre da sempre, e anche oggi, è stata considerata una rete culturale, con una programmazione che prende a cuore i problemi culturali e sociali dell’Italia. Certo alla luce di quel che fu, la Parietti sicuramente “cozzava” con le tematiche della Rete. Rimarrà, comunque, questa Piscina un’icona per la storia della Tv. A vederla c’era anche il sottoscritto.
E non dimentichiamo il bravissimo Daniele Cattani nella sigla iniziale.