Ha voluto quasi prendersi una rivincita nei confronti di Massimo Giletti che, la scorsa settimana con Non è L’Arena, era riuscito ad ottenere più ascolti di Fazio.
Per Fazio il bilancio di un’intera stagione non è positivo. Gli indici di ascolto sono stati al di sotto delle aspettative. E le polemiche hanno accompagnato il susseguirsi delle puntate soprattutto quando si considerano le cifre dell’Auditel e quelle percepite dal conduttore.
Settimana dopo settimana Fazio ha cercato di coniugare le interviste accanto al nuovo acquario con l’intrattenimento della seconda parte denominata Il tavolo di Che tempo che fa. Hanno fatto la fila per essere intervistati da lui personaggi di ogni settore, dalla politica allo spettacolo, dall’informazione alla cultura fino allo sport. Interviste? No, piuttosto “amabili chiacchierate” come le ha definite Giovanni Minoli ai microfoni di Un giorno da pecora. Meglio ribattezzarle “amabili resti di chiacchierate” perchè Fazio non ha mai rivolto una domanda pungente al suo interlocutore. Mai una provocazione, un quesito stimolante. Sempre un atteggiamento compiacente verso gli ospiti che si sentono sicuri di essere ampiamente valorizzati nelle promozioni dei propri lavori.
Un qualunquismo spalmato in ogni fase del talk show, un falso buonismo materializzato nel comportamento, nel modo di esprimersi, di sorridere, di intrattenere. Fazio è stato anche attento a cavalcare il gossip del Grande Fratello vip a cui aveva partecipato Daniele Bossari compagno di Filippa Lagerback l’annunciatrice di Che tempo che fa, per anni con diritto di parola solo per presentare gli ospiti.E’ stato proprio Bossari, tra l’altro vincitore del reality di Canale 5, a sdoganare la sua partner che ha iniziato a pronunciare qualche frase in più.
Poi Fazio è scivolato nel nazional- popolare con un paternalismo che ha sdoganato personaggi come Orietta Berti, la cantante di Io tu e le rose e Gigi Marzullo uscito dalle tenebre notturne con le sue domande e risposte impossibili.
Ma per ribadire l’aspetto radical chic del talk show ecco arrivare Fabio Volo dalle pretese di grande scrittore. Nino Frassica dalle glorie del Bravo Presentatore di Indietro tutta, si è trasformato in un improbabile direttore di un altrettanto improbabile settimanale in rosa: Novella bella. Insomma un insieme di personaggi che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto ricordare il salotto di arboriana memoria Non è la notte. Il tentativo è fallito per totale mancanza di sens of humour, di leggerezza, di ironia.
Un discorso a parte merita Luciana Littizzetto: ha cavalcato le medesime tematiche con una comicità dalla cintola in giù rivelatasi troppo spesso volgare e inadatta ad uno show di prima serata della tv pubblica.Cambiano i tempi, cambiano le reti, ma certe abitudini sono dure a scomparire.