Con il Grande Fratello, che ha ripreso smalto, dopo una serie di edizioni anonime, con l’edizione vip, arrivata in Italia colpevolmente in ritardo, e con l’ultima edizione “semi-vip” (o “semi-nip”), che ha regalato al format una sorta di secondo spin-off, con L’Isola dei Famosi, che, pur continuando a non convincere del tutto, riesce ancora a ottenere la conferma per la stagione successiva, e con Temptation Island, il docu-reality prelevato da Maria De Filippi dal cassetto dei ricordi e rinfrescato a dovere, con l’imminente edizione vip, anche in questo caso, pronta a sbarcare, Canale 5 ha trovato un’invidiabile equilibrio, confermandosi una rete “all reality”.
Un reality show dietro l’altro, in pratica, un reality show per ogni stagione.
Il Grande Fratello Vip per l’autunno, L’Isola dei Famosi per l’inverno, il Grande Fratello (a proposito, ci sarà una sedicesima edizione?) per la primavera, Temptation Island e l’edizione vip per l’estate.
A questi prodotti, ovviamente, possono essere aggiunti anche Uomini e Donne, che non è un reality show in senso stretto bensì un people show, che, però, è sostanzialmente sinonimo di reality, e Amici di Maria De Filippi, un talent show che, da sempre, dimostra di avere una forte componente reality.
Un pro e un contro di questa tendenza?
Il pro risiede nell’abnegazione e nella costanza con le quali Canale 5 ha creduto in un genere televisivo che, ridendo e scherzando, ha debuttato nel nostro paese nel lontano 2000 e che, in molti, in più occasioni, hanno dato per morto, definendolo non più rivoluzionario (tutti i prodotti perdono l’originalità col tempo, ovviamente) e soprattutto non più genuino, con le persone comuni pronte a costruire, attorno ai reality, dei progetti di vita e con i vip pronti a sfruttarli per rinverdire le loro carriere (argomenti già trattati qui).
Il Grande Fratello Vip, come già scritto in precedenza, ha svegliato il GF standard da un torpore che non prometteva nulla di buono (per gli amanti del genere, ovviamente), dando vita anche ad un’edizione “ibrida” (l’ultima andata in onda) che, nonostante le polemiche, ha superato l’esame Auditel. L’Isola dei Famosi ha trovato in Mediaset, l’habitat più adatto dove continuare il percorso interrotto in Rai (il precitato rischio torpore, però, è ancora vivo per quanto concerne l’Isola).
Il contro, invece, sta nel fatto che questi programmi, inevitabilmente, alimentano le accuse di trash e di degrado culturale e televisivo.
La risposta al quesito, che assume quasi un connotato sociologico, solitamente, è sempre la stessa: è il pubblico che lo chiede.
Il pubblico, però, si può anche educare (non è stato il pubblico a chiedere il Grande Fratello nel 2000…) ma questo, sostanzialmente, è un altro discorso.