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Chiedere perdono oppure esprimere gratitudine attraverso un regalo inaspettato: i protagonisti della trasmissione, aiutati dai due conduttori, sono alla ricerca di persone del loro passato.
Sabino
Il primo è Sabino, che anni fa ha abbandonato moglie e figli per seguire un’altra donna. Dalla Puglia, i due si trasferiscono a Milano: dopo cinque anni di convinvenza, la sua compagna rimane vittima di un incidente. Rimasto solo, non riesce più apgare l’affitto: quasi senza accorgersene, si ritrova senza un tetto sulla testa. L’uomo è poi stato aiutato da alcuni volontari, ma le sue sventure non sono finite. Lo vediamo mentre si racconta a Liorni.
Marco Liorni
Sabino consegna a Liorni due fedi come dono, perché ha saputo che lei, per poter fare spesa, ha dovuto venderle. Il conduttore si mette alla guida, diretto in Puglia per incontrare le due figlie e la moglie, che per una coincidenza si chiama Sabina. Le ragazze hanno parole molto dure; il padre vuole tornare solo perché adesso ha bisogno, ma quando erano loro ad avere bisogno, non gliene è importato. Quando Sabino se ne è andato, una aveva 8 anni e l’altra 12; ora sono due donne, e una non è stata accompagnata da nessuno all’altare.
Quando si reca da Sabina, Liorni ascolta la versione della storia dall’altra prospettiva: telefonate piene di insulti perché Sabino sosteneva fosse lei ad aizzargli le figlie contro, offese e insulti.
Sabina
Anche Sabino guida fino in Puglia, per incontrare l’ormai ex moglie. E lei si presenta al posto designato per l’appuntamento, senza lasciarlo attendere invano: naturalmente gli presenta il conto delle malefatte, ricordandogli come abbia lasciatotutti nella disperazione, esoprattutot come abbia rinunciato al suo ruolo di padre. Poi si alza e se ne va: lo accetterà solo se anche le figlie, che non avevano ancora la forza per gestire la sofferenza dell’abbandono, lo faranno. Sabino rimane solo, seduto su una panchina.
Carmine
Si passa alla seconda storia. Carmine ha lasciato la su Rosaria poco prima del matrimonio, senza mai spiegarle il motivo. Ora è giunto il momento di confessarle la ragione: si era innamorato di un uomo. Sono trascorsi tre anni senza più vederla né sentirla, ma continua ad averla nel cuore: è mortificato per averla illusa. Questa volta, è Paola Perego a gestire la storia.
Paola Perego
Carmine ricorda che, sin da ragazzino, provava attrazione verso le persone del suo stesso sesso, però a causa di “genitori all’antica” ha cercato di sviare quel suo interesse. Il regalo per la ragazza è un cornetto rosso, un amuleto per augurarle di essere felice. Insieme al dono, un biglietto.
Paola Perego e Rosaria
Quando Rosaria accoglie la Perego, scoppia presto in lacrime appena scopre chi la sta cercando. I due convivevano: la delusione è stata enorme. Il cambiamento di Carmine, spiega, si è iniziato a notare dopo la morte del padre.
Carmine e Rosaria
Rosaria vuole incontrarlo. Quando lui le rivela il segreto, accetta le scuse ma non lo perdona, per cui si alza e se ne va.
Lucia
La terza storia ha per protagoniste due mamme: una, Lucia, di una bambina che aveva bisogno di un rene, l’altra, Alessia, mamma del ragazzo che il rene l’ha donato. Lucia sa che se sua figlia è viva, lo deve a una famiglia in cui purtroppo si è verificata una tragedia: la donna ha capito subito chi era il bambino da cui proveniva il rene, perché ne aveva parlato il telegiornale. Ha sempre pensato di volerne ringraziare i genitori, ma pensare che la sua gioia è il loro dolore l’ha frenata.
Alessia
Il dono è un sasso, raccolto dalla sua bambina sulla spiaggia poco dopo l’operazione. Data l’attenzione mediatica riscossa dal caso, Liorni non ha difficoltà a rintracciare Alessia. La morte del piccolo Francesco ha lasciato un segno indelebile, che ha preso la forza per andare avanto proprio grazie al pensiero di aver fatto del bene ad altri.
Alessia e Lucia
Inutile specificare che il momento dell’incontro è struggente: Lucia scoppia a piangere ancora prima che Alessia la veda, le due si abbracciano ancora prima di parlarsi. C’è anche Lorenzo, il papà di Francesco: è stato lui a prendere per primo la decisione. Con i suoi organi, sono stati salvati tre bambini.
Sara
Infine Sara, 38enne di Bisceglie rimasta per ore sotto le macerie di una palazzina a Matera. La notizia del crollo dell’edificio venne ripresa dai media nazionali. Alla Perego, Sara rivela di essere ancora traumatizzata: era crollato il tetto, il pavimento, tutto. Ma una persona le ha fatto compagnia mentre era bloccata, parlandole per ben due ore: a distanza di un anno, sente di poter guardare in faccia quella persona. Finora rappresentava l’ultimo tassello di un dolore. Il dono è una clessidra, che simboleggia il tempo di cui si è riappropriata.
Francesco
Però Sara non sa chi è il suo “angelo custode”, perciò la redazione deve procedere a una ricerca tra i soccorritori presenti sul posto. La Perego chiede consiglio alla cronista di un giornale locale che era sul posto. Si arriva così a Francesco, medico del 118. Alla vista della clessidra, l’uomo non ha in mente chi possa avergliela mandata; appena legge il biglietto però, si ricorda benissimo di Sara. O meglio si ricorda la mano che usciva dai detriti, perché non l’ha mai vista: le ha tenuto la mano accarezzandogliela e parlandole per mantenerla sveglia.
Anche qui, lacrime a iosa. Sara e Francesco si ringraziano a vicenda commossi: lei per la seconda occasione di vivere, lui per averli dato la possibilità di ricodarsi la bellezza del proprio lavoro.
La puntata si chiude con un appello: Michele, 71 anni, sta cercando il suo amore di gioventù. L’ultima volta che l’ha vista aveva 18 anni, prima di trasferirsi con al famiglia a Milano.